Jannik Sinner ricomincia da Seul: "Corea, ci vediamo presto"

Jannik Sinner in vacanza a Dubai
Jannik Sinner in vacanza a DubaiBEATA ZAWRZEL / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP

Videomessaggio ai tifosi asiatici e doppia esibizione tra Seul e Melbourne prima dell’Australian Open, primo snodo di una stagione che guarda già alla terra e a Parigi.

"Corea, ci vediamo presto". Jannik Sinner prepara il suo ritorno in campo trovando il tempo di inviare un videomessaggio dal suo profilo Instagram ai tifosi coreani: "Sono davvero emozionato di tornare in campo e non vedo l'ora di vivere una fantastica serata di tennis all'Hyundai Centre. Non vedo l'ora di incontrare tutti i fan a Seul".

L’inizio del 2026 dell'altoatesino, infatti, si aprirà, prima ancora del via ufficiale alla stagione, il 10 gennaio a Seul in occasione dello Hyundai Card Super Match, gara di esibizione che lo metterà di fronte a Carlos Alcaraz in una sfida già diventata un classico del tennis. 

Qualche giorno più tardi, il 16 gennaio a Melbourne, il numero due al mondo, tornerà in campo durante l’Opening Week dell’Australian Open per un altro match esibizione, questa volta contro Félix Auger-Aliassime, ultimo test prima di entrare nel vivo del primo Grande Slam dell’anno.

Da Melbourne a Parigi

Dal 18 gennaio scatterà l’Australian Open, torneo in cui Sinner si presenterà con l’onere e l’ambizione di difendere il titolo e i 2000 punti conquistati dodici mesi fa. Un passaggio cruciale, non solo per la classifica, ma anche per dare continuità a un percorso di crescita che nel 2026 proseguirà con un obiettivo ben chiaro: arrivare al massimo della condizione alla stagione sulla terra battuta.

Il Roland Garros resta, infatti, l’unico torneo del Grande Slam assente dalla sua bacheca e il cammino verso Parigi passerà inevitabilmente da Roma, tappa considerata centrale nella sua preparazione. L’anno scorso Sinner si fermò in finale sia al Foro Italico sia a Porte d’Auteuil, sempre contro Alcaraz: questa volta, però, l’avvicinamento sarà diverso, senza il peso di uno stop di tre mesi per doping e la pressione di avere addosso gli occhi di tutti.