Jannik Sinner, ormai da qualche giorno in Australia per prendere confidenza con l'aria di Melbourne in vista del torneo che per la prima volta difenderà da campione, ha parlato per la prima volta ai microfoni dopo il sorteggio che lo vedrà debuttare contro Nicolas Jarry. Agli Australian Open, l'altoatesino dovrà vedersela anche con Novak Djokovic, determinato a conquistare il titolo per prolungare il suo status di leggenda.
Tra gli argomenti più scottanti della conferenza stampa c'è stato quello dei continui attacchi pubblici di Nick Kyrgios, a cui il numero 1 del mondo ha risposto da campione alla domanda su come gestire tutto il rumore mediatico scaturito dalla squalifica, confermando una lucidità mentale e una maturità invidiabili.
"Non penso di dover rispondere a questo, per essere onesto. Come lo blocco? Non è che lo metti semplicemente in una parte e dici semplicemente che non ci penso più. Nella mia mente so esattamente cosa è successo, ed è così che lo blocco, no? Non ho fatto niente di sbagliato. Ecco perché sono ancora qui. Ecco perché sto ancora giocando. Non voglio rispondere a ciò che ha detto Nick o a ciò che dicono gli altri giocatori. Penso che la cosa più importante sia avere intorno a me persone che mettono a confronto le persone, che sanno esattamente cosa è successo. Tutto qui.”
L'incertezza sul caso Clostebol
L'altoatesino ha poi commentato brevemente la questione del ricorso, che si sta facendo attendere: "Io ne so quanto voi. Non ci sono novità. Sarebbe bello potervi dire che è una situazione a cui non penso, è ovvio che è nella mia mente e devo conviverci già da un bel po' di tempo. Ma non posso fare nulla, solo preparare questo Slam curando ogni particolare. I dettagli fanno la differenza".
Tra 2024 e 2025
Infine Sinner ha parlato della sulla gestione delle due stagioni e della crescita avuta: "Lo scorso anno ci sono state molte prime volte, non solo gli Slam e il numero uno del mondo…Certo, gli obiettivi non mancano, a cominciare dagli altri due Slam. Lo scorso anno avrei potuto gestire meglio qualche situazione ma a 23 anni non sempre sai quali siano le cose giuste da fare. Ho imparato molto e spero di riuscire a gestire meglio alcune situazioni fuori dal campo".
"Ho deciso di non giocare tornei prima di questo - ha spiegato - perché la stagione è molto lunga. Lo scorso anno ho chiuso l'anno con la Coppa Davis, e il tempo per riposare e resettare a quel punto non è molto".