Jannik Sinner è ai quarti di finale degli Australian Open per il secondo anno di fila: l'azzurro ha sconfitto Holger Rune col punteggio di 6-3, 3-6, 6-3, 6-2 dopo un match a tratti molto combattuto portato a casa in 3 ore e 14 minuti.
Il numero uno del mondo, che ha perso un set così come contro Tristan Schoolkate, adesso affronterà Alex de Minaur che si è sbarazzato in tre set di Alex Michelsen.

Malore e tremore
Massimo equilibrio nei primi due set: il primo è andato all'altoatesino grazie ad una partenza decisa e ad un solo break, il secondo al danese dopo aver annullato due pesanti palle break nel quinto gioco e un decisivo allungo nell'ottavo game, complice anche un annebbiamento dell'italiano, apparso fisicamente in difficoltà. Il numero uno, che ha avuto bisogno dell'intervendo del medico, è stato inquadrato in panchina pallido in viso e con le mani tremanti.
Un momento di paura per l'azzurro che ha ricordato il problema di saluto che lo ha colpito nel corso di un altro Major, quello di Wimbledon. Nel post partita lo stesso Sinner ha parlato del suo stato di saluto attuale.
La svolta nel terzo
Il terzo è stato indubbiamente il più tosto per Jannik, che nel terzo e nel quinto gioco ancora debilitato nonostante la lunga pausa preso tra un parziale e l'altro ha rischiato di soccombere salvando quattro palle break (una con un punto stupefacente).
Provvidenziale anche il medical time out nel quale ha anche approfittato per rifiatare visto il gran caldo e gli sforzi accumulati nel match.
Portato a casa con le unghie il terzo set, all'inizio del quarto il numero uno del mondo ha nuovamente approfittato di una mini pausa per la rottura della rete causata da un suo servizio per recuperare e affondare il terzo break dell'incontro, anche grazie a un passaggio a vuoto del rivale, salendo 3-1 e poi 4-2.
Più sciolto, Sinner ha ribreakkato Rune andando a servire sul 5-2 e poi chiudendo i conti, trovando il terzo successo consecutivo dopo due sconfitte contro il classe 2003.
"Una mattinata strana, non ho neanche fatto il riscaldamento"
"È stata una mattinata strana, non ho neanche fatto il riscaldamento. Parlare con il dottore mi ha fatto bene. Sapevo che sarebbe stata una partita complicata. Ho giocato bene, ho servito benissimo e questo mi ha dato la fiducia per continuare a lottare": così Jannik Sinner nell'intervista in campo al termine del match, conferma, senza però precisarne la natura, un problema fisico durante l'incontro che però non gli ha impedito di portare a casa la vittoria.
"Oggi il supporto del pubblico è stato fondamentale, ne avevo bisogno - ha aggiunto l'altoatesino - Oggi il 90% del merito è vostro e io per il 10% ho provato a rendervi felici".
La prima volta di Sonego
Nella mattinata italiana c'è spazio per il momento di gloria di Lorenzo Sonego: il 29enne torinese, per la prima volta in carriera, ha centrato un quarto di finale in uno Slam battendo in quattro set l'outsider americano Learner Tien.
Il punteggio finale di 6-3, 6-2, 3-6, 6-1 garantisce a Sonny la sfida per un posto in semifinale contro Ben Shelton, che ha beneficiato del ritiro di Gael Monfils.
Dopo le vittorie con Wawrinka, Fonseca e Marozsan, Sonego ha sfruttato al meglio la sua classifica e la sua esperienza per sconfiggere il 19enne statunitense di origini vietnamite, arrivato sino agli ottavi anche grazie all'epica vittoria in cinque set su Daniil Medvedev.
Il tennista piemontese è partito fortissimo dominando il primo set e gestendo alla grande il secondo con due break grazie a un servizio molto efficiente (saranno 20 gli aces totali), ma nel terzo si è subito ritrovato sotto 0-3 e non è riuscito a recuperare.
Nel quarto la partita non ha avuto storia, con Tien crollato definitivamente fino al 6-1 che ha sancito il passaggio del turno dell'azzurro in un match concluso in appena 2 ore e 25 minuti.
"Partita difficile nonostante i problemi di Tien"
"È incredibile, sono emozionato - ha detto Sonego nell'intervista in campo - È stata una partita difficile nonostante i problemi di Tien, ma sono felice di aver raggiunto i quarti di finale Slam per la prima volta. Essere qui è speciale. Questa settimana ho giocato bene e ho provato a godermi ogni momento in campo".