Il dieci volte vincitore dell'Australian Open di tennis Novak Djokovic, alla ricerca del record di 25 Major, è uscito in semifinale a Melbourne contro il numero 2 al mondo Alexander Zverev.
Dopo che il 27enne tedesco aveva appena vinto il primo set al tie-break, il 37enne serbo numero 7 ATP è andato a dirgli che non avrebbe potuto continuare una partita che aveva iniziato con una fasciatura ingombrante sulla coscia sinistra, dopo essersi infortunato mercoledì nei quarti di finale contro Carlos Alcaraz.
In una conferenza stampa lo stesso Djokovic aveva dichiarato di essere "preoccupato" per il suo infortunio, che ha definito simile a quello subito ai muscoli posteriori della coscia agli Australian Open del 2023.
Il serbo è stato fischiato dal pubblico della Rod Laver Arena e ha ricevuto il sostegno di Zverev, che ha chiesto agli spettatori di smetterla di fischiarlo.
82 minuti di match
I due giocatori si sono impegnati in un'intensa battaglia durata 1 ora e 20 minuti, con Djokovic che è riuscito a salvare cinque palle break sul suo servizio spingendo il suo avversario al tiebreak. Sul 6-5 per Zverev, il serbo ha mandato la palla in rete regalando il primo set al suo avversario.

Il tedesco avrà dunque domenica una terza possibilità di vincere il suo primo titolo Slam, dopo aver perso le finali degli US Open 2020 e del Roland Garros 2024. Non aveva mai battuto Djokovic in uno Slam.
L'avversario di Zverev si deciderà stamattina, con la fida tra il numero 1 al mondo Jannik Sinner e l'americano Ben Shelton (numero 20).
"Man mano che giocavo il dolore peggiorava, Zverev merita il primo Slam"
"Non ho colpito una palla dal giorno del match contro Alcaraz – spiega il serbo in conferenza stampa -. Ho cercato di curarmi con farmaci e fisioterapia, ma non c’è stato niente da fare".
Per la seconda volta dopo quella capitata nel 2023, l'ex numero uno del mondo ha giocato con uno strappo e in questo caso non è riuscito il miracolo: "I primi colpi che ho tirato sono stati nel riscaldamento con Sascha - ha proseguito -. Stavo bene ma man mano che giocavo il dolore peggiorava. Se avessi vinto il primo forse set avrei potuto provarci ancora un po’, ma non sono certo che sarei arrivato fino alla fine della partita".
Adesso tocca smaltire la delusione e guardare avanti: "Ora la botta è calda, quindi sarà importante riprendersi prima di fare qualsiasi tipo di valutazione. Con Andy mi sono trovato molto bene, vedremo come proseguire. Ora tornerò a casa, ci cureremo e vedremo se giocherò a Doha. Il ritorno in Australia? Io ho ancora voglia di continuare. Quindi se starò bene e il fisico mi supporterà, perché no?".
Poi le parole di stima e supporto nei confronti di Zverev: "Merita il suo primo Slam. Farò il tifo per lui e spero che ce la faccia qui".