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Spalletti, il rammarico è ancora vivo: "L'Italia mi martella in testa, non è andata come volevo"

Luciano Spalletti
Luciano SpallettiDOMENICO CIPPITELLI / NurPhoto / NurPhoto via AFP

L'ex commissario tecnico si continua a rimproverare la separazione con la Nazionale maggiore, anche se puntualizza: "Mi riconosco impegno totale messo"

"In questo momento l'Italia mi martella forte in testa. Non mi sono ancora posto l'obiettivo di dimenticare, anzi accetto tutto, anche il dolore, perché non è andata come volevo. Però mi riconosco l'impegno totale che ci ho messo. Ora devo lasciare passare del tempo, siamo nella fase del dolore acuto, arriveranno momenti migliori".

Lo ha detto l'ex ct della Nazionale Luciano Spalletti, a margine del Festival del Calcio Italiano ad Arezzo, dove ha presentato la sua autobiografia "Il paradiso esiste, ma quanta fatica" (Rizzoli).

Il commento dell'ex ct sul campionato in corso

Per il campionato di Serie A "l'Inter è una squadra da tenere d'occhio, ha grandissime qualità. Conosco bene Chivu, l'ho allenato: diventerà un grande allenatore. Inter e Napoli hanno qualche chance in più di Juventus e Milan, ma sarà il tempo a dire se ho ragione". Lo ha detto l'ex commissario tecnico dell'Italia Luciano Spalletti, parlando con i giornalisti.

A margine della presentazione, Spalletti ha salutato l'ex allenatore Guido Carboni e si è intrattenuto con l'assessore allo sport di Arezzo, Federico Scapecchi, parlando dello stadio cittadino e della squadra amaranto: "Stanno andando bene entrambi" ha commentato.