Si è conclusa l'operazione alla clinica La Madonnina di Milano a cui è stata sottoposta Marta Bassino. Sin dalle prossime ore l'atleta italiana comincerà la fase riabilitativa che però la riporterà sugli sci non prima di quattro-sei mesi. Secondo questi tempi appare evidente che la sua partecipazione alle Olimpiadi di Milano-Cortina sia impraticabile.
"Sicuramente i Giochi sono a rischio - ha detto il dottore Andrea Panzeri che l'ha operata - Per tornare sugli sci ci vogliono dai quattro ai sei mesi. Solo una previsione molto ottimistica direbbe tre o quattro mesi".
Alla campionessa piemontese, che è stata operata dal presidente della Commissione Medica Fisi, Andrea Panzeri, in collaborazione con i dottori Riccardo Accetta e Gabriele Thiebat, è stata ridotta e sintetizzata la frattura del piatto tibiale laterale della gamba sinistra, con re-inserzione del legamento collaterale mediale.
"Per il danno importante che aveva riportato l'intervento è riuscito bene - spiega Panzeri - Domattina riparte la prima parte della riabilitazione per poi procedere piano piano. Per circa un mese non potrà poggiare il piede a terra, per permettere alla frattura si saldarsi; poi vedremo gli step successivi".
L'incidente
La gigantista azzurra Marta Bassino ha riportato la frattura laterale del piatto tibiale della gamba sinistra in una caduta in allenamento con la squadra femminile in Val Senales, in vista dell'apertura della Coppa del Mondo sabato a Soelden.
La ventinovenne piemontese stava affrontando una parte pianeggiante della pista Leo Gurschler, quando è rimasta vittima di una scivolata. Immediatamente assistita dalla commissione medica FISI, si è recata all'ospedale di Merano, dove è stata sottoposta ad una lastra che ha evidenziato la frattura.