Mondiali Rugby, gli elogi del ct All Blacks prima dell'Italia: "La storia non conta nulla"

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Mondiali Rugby, gli elogi del ct All Blacks prima dell'Italia: "La storia non conta nulla"

Il ct degli All Blacks, Ian Foster (al centro)
Il ct degli All Blacks, Ian Foster (al centro)AFP
Ian Foster ha assicurato che "affronteremo una squadra che ha fiducia, perché l'Italia negli ultimi due anni è molta cresciuta nel gioco: nell'ultimo Sei Nazioni ha mostrato di essere competitiva in ogni partita"

"La storia non conta nulla, è ciò che sta scritto sui giornali di ieri, ma non conta perché a me interessa ciò che verrà scritto domani". Con questa immagine il ct degli All Blacks, fa capire che per lui il fatto che finora la Nuova Zelanda abbia sempre vinto (15 volte in altrettante sfide) contro l'Italrugby conta fino a un certo punto: ogni partita fa storia a sé, e il successo bisogna ogni volta guadagnarselo sul campo.

Sarà così anche domani a Lione, nel match che, in pratica, mette in palio un posto nei quarti di finale mondiali. Ma davvero i neozelandesi aggrediranno gli azzurri fin dall'inizio, magari 'bullizzandoli' come paventato ieri dal tecnico azzurro Kieran Crowley, campione del mondo 1987, da giocatore, proprio con gli All Blacks?

"Se saremo aggressivi? Questo è il rugby, tutti cercano di farlo - il commento di Foster -. Anche loro cercheranno di farci questo. Il rugby è un gioco fisico, e adeguarsi non è certo una mancanza di rispetto. E comunque sia, la posta in gioco in questo match è molto alta e noi cercheremo di interpretarlo al meglio".

"Ma sappiamo bene - conclude il ct degli All Blacks - che affronteremo una squadra che ha fiducia, perché l'Italia negli ultimi due anni è molta cresciuta nel gioco: nell'ultimo Sei Nazioni ha mostrato di essere competitiva in ogni partita".