Il motto
"Ouvrons grand les yeux", spalanchiamo gli occhi, riassume in uno slogan il sogno e l'ambizione di Parigi 2024, quello di lasciare tutto il mondo a bocca aperta. "I nostri Giochi - ha detto il capo del comitato organizzatore, Tony Estanguet - sono la promessa di esperienze inedite e sensazioni forti".
Saranno i Giochi della cerimonia inaugurale in piena capitale e non in uno stadio, quelli delle gare a place de la Concorde o nella Senna, della Maratona per tutti dove migliaia e migliaia di appassionati correranno sulle orme degli atleti subito dopo la conclusione della corsa olimpica, sullo stesso percorso.
Il logo
È un intreccio fra tradizione olimpica e tradizione francese, con tre simboli altamente evocativi in primo piano e legati fra di loro: una medaglia d'oro, una fiamma e l'immancabile Marianna. Se il primo di questi simboli è proprio delle Olimpiadi, nella mente della Francia che ospita i giochi diventa "non un premio a chi vince, ma a chi supera i suoi limiti".

La fiamma, immagine olimpica per eccellenza, per gli ideatori del loro "simboleggia l'energia unica di questo evento, l'invito ad osare, a inventare un nuovo modo di fare i Giochi". Infine, senza spiegazioni, il volto della Marianne che è ovunque ed è familiare ai francesi, che la trovano sui francobolli o sul portone del municipio. Incarna "l'audacia e la creatività" dei Giochi parigini, secondo li ideatori.
La mascotte
Anche in questo caso, stravince la tradizione stile "Marianne", le due mascotte sono due berretti frigi, simbolo della libertà nella storia di Francia ed onnipresenti nei luoghi pubblici o nelle opere che rievocano la rivoluzione francese.
"Piuttosto che un animale, le nostre mascotte rappresentano un ideale", ha detto Estanguet. I due personaggi sono il Frigio olimpico e il Frigio paraolimpico, con il secondo che espone tranquillamente il suo evidente handicap. Alla presentazione, la prima polemica: i Frigi sono "made in China" e non "in France".
Le medaglie
Che siano d'oro, d'argento o di bronzo, le medaglie olimpiche saranno soprattutto "Tour Eiffel". In ognuna delle 5.000 medaglie disegnate dalla maison Chaumet, c'è un pezzetto di Tour Eiffel incastonato, per la precisione 18 grammi di ferro: "Nessun atleta dimenticherà mai di aver partecipato alle Olimpiadi di Parigi", ha proclamato il Comitato organizzatore.

Il manifesto
Per il Comitato organizzatore, la creazione dell'artista Ugo Gattoni ha causato la polemica più feroce. L'artista, infatti, nella sua "visione gioiosa" di una "Parigi città stadio e reinventata", ha tralasciato la croce che sovrasta la cupola degli Invalides, luogo sacro per i francesi.
Feroci le critiche della destra e dell'estrema destra, che contestano anche l'assenza della bandiera francese dal disegno, che l'autore rivendica però come una creazione di "un universo surrealista e festoso".

