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Marc Marquez in Indonesia: "Sono stanco ma pronto a godermi le prossime gare in moto"

Marc Marquez, la sua Ducati e il trofeo di campione del mondo
Marc Marquez, la sua Ducati e il trofeo di campione del mondoTOSHIFUMI KITAMURA / AFP

Dopo il trionfo iridato in Giappone e gli eventi promozionali, il pilota Ducati guarda al futuro, senza pressione, pronto a sperimentare assetti e a iniziare il lavoro per la stagione 2026. E Pecco Bagnaia, intanto, punta al secondo posto

Passerella da neo campione del mondo per Marc Márquez in Indonesia. Lo spagnolo, arrivato a Mandalika visibilmente stanco dopo il trionfo iridato in Giappone, i festeggiamenti e i numerosi eventi promozionali a Giacarta, guarda alle prossime gare senza troppa pressione.

"Sono più stanco che mai - ammette il pilota Ducati a Marca - . Le mie energie sono calate, il fatto di aver raggiunto il mio obiettivo principale ha fatto scendere l'adrenalina, ma vedremo se riusciremo a recuperare i livelli di energia durante il fine settimana. È vero che vorrei riposarmi un po', ma si torna in moto e vedremo. Ho avuto così tanta pressione per tutta la stagione che voglio solo godermela. Cercherò di dare il massimo e l'obiettivo principale è non commettere errori stupidi, perché se cala l'adrenalina cala anche la concentrazione". 

In Indonesia come a Portimao, dove non ha mai vinto, Márquez ora si accontenta: "Arrivare secondo o terzo va bene". E comunque la testa è già al 2026: "Sì, questo fine settimana inizia il lavoro per la prossima stagione, dobbiamo provare a giocare con l'assetto, sperimentare con tutto ciò che possiamo".

Tra i più grandi c'è Valentino Rossi: "Non abbiamo mai lottato per un mondiale. Quando ero in quella posizione, il mio più grande rivale un anno è stato Lorenzo, poi è diventato Dovizioso".

Pecco punta al secondo posto

"È cambiata la fiducia, so che il mio pacchetto mi può dare di più in termini di performance. Non vedo l'ora di iniziare forte, partiremo con la stessa moto di Motegi e vedremo cosa riusciremo a fare". Francesco Bagnaia arriva in Indonesia forte della doppietta messa a segno a Motegi, dove il suo compagno di scuderia, Marc Marquez, ha conquistato il nono titolo della sua carriera.

"In passato abbiamo dovuto sistemare alcuni problemi - dice il pilota italiano in conferenza stampa -, ora non dovrebbe essere più così. Il massimo che posso fare è cercare di ottenere il secondo posto, Alex (Marquez ndr) finora ha fatto un gran lavoro, 66 punti sono tanti ma cercherò di fare il massimo per colmarli".

Cambi in vista?

"A Misano abbiamo deciso di provare diverse cose che anche in passato mi hanno dato più fiducia e performance - ha sottolineato Bagnaia -. Se ho provato la moto di Morbidelli? Non lo confermo, ma il feeling è arrivato da qualcosa che avevo provato in passato".

"Conosco il mio potenziale, sapevo che sarei tornato competitivo una volta ripreso a guidare come ero abituato a fare - ha sottolineato -. Ho dovuto aspettare fino al test di Misano per provare qualcosa di diverso sulla moto e da lì sono tornato a guidare come sapevo. Penso di poter proseguire sulla strada del Giappone, questa pista non è mai stata semplice per me e dovrò cercare di adattarmi, ho già parlato con la squadra per il setup. Non mi dispiace comunque come tracciato, vediamo se saremo competitivi da subito". 

A chi gli chiede delle urla dentro il casco durante la gara, Bagnaia risponde: "Succede tante volte, ma spesso ho sorriso e anche pianto. Quando guidi una MotoGP sei emozionato 10 volte più del solito, le emozioni sono amplificate. È un momento in cui ti senti da solo e sei libero di esprimerti senza freni".