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Mancini: "Sbagliato a lasciare la Nazionale, tornerei, non c'è niente di più bello"

Roberto Mancini
Roberto ManciniYasser Bakhsh / GETTY IMAGE / AFP
L'ex allenatore della squadra azzurra, con la quale vinse l'Europero nel 2021, ha argomentato: "Se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla"

"La Nazionale? Nel calcio capitano situazioni e momenti così. Il problema è che se ne sono accavallati due o tre. Più stupito di come sia finita con Spalletti o di com'è andata con Ranieri? Sinceramente non ho i mezzi per rispondere, dovrei conoscere i fatti nel dettaglio e non è così. E poi sono cose che riguardano altri allenatori, non mi sembra giusto entrarci". Così, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha parlato Roberto Mancini, che due estati fa lasciò l'Italia per accettare l'offerta dell'Arabia Saudita, dove è rimasto pochissimo tempo.

L'ex selezionatore ha poi fatto capire quali furono le cause del suo allontanamento: "Se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla. Ma a volte si decidono anche cose sbagliate. È vero che non sentivo più la fiducia di prima, ma dovevo parlarne con il presidente: potevo farlo, questa è la mia colpa. Oggi, chissà, saremmo ancora insieme: per provare ad andare al Mondiale. E magari, dopo aver vinto l'Europeo, per tentare la doppietta". 

Le prossime partite dell'Italia
Le prossime partite dell'ItaliaFlashscore

Interrogato sul perché di un possibile ritorno, l'allenatore marchigiano ha detto: "Per un allenatore non c'è cosa più bella che guidare la Nazionale: io ho vinto con i club, ma se vinci con l'Italia è un'altra cosa. E perché si tornerebbe sempre dove si è stati felici. A Coverciano stavo da dio, con tutti. C'era proprio un bel clima. Quello che forse è mancato ultimamente? E come faccio a dirlo? Quello che posso dire è che conosco molti dei giocatori che ci sono anche oggi e mi è dispiaciuto per loro che si sia creata questa situazione. Che per me sarebbe una bella sfida non ci sono dubbi. Anche un bel rischio, sì. Ma a volte bisogna prenderselo qualche rischio, no?". 

Il Mancio ha poi aperto a un possibile ritorno dopo un chiarimento con il presidente federale: "Con Gravina ci siamo già visti, ci siamo parlati, il presidente sa che nella vita si fanno anche errori. Essersi capiti su questo è la cosa più importante, al di là di quello che accadrà. L'ho risentito? Non negli ultimi giorni, ma non è passato tanto tempo da quando abbiamo parlato.

Per ultimo, ha commentato il suo rapporto con i giocatori:  "Non ci siamo mai persi: ci scriviamo, soprattutto se fanno belle cose con i club. Con loro c'è un rapporto importante, che resterà tale per sempre: per me sono giocatori speciali, e io credo di esserlo per loro".