Lutto nel mondo del calcio: è morto Carletto Mazzone, aveva 86 anni

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Lutto nel mondo del calcio: è morto Carletto Mazzone, aveva 86 anni

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Carlo Mazzone
Carlo MazzoneProfimedia
Il calcio piange la morte di Carlo Mazzone, allenatore anche della Roma. Aveva 86 anni.

Se n'è andato un mito del calcio italiano, Carletto Mazzone. Soprannominato "Sor Carletto o Sor Magara" per il suo accento romanesco è stato il tecnico di tantissime squadre: dall'Ascoli, dove ha iniziato la sua carriera di allenatore, al Livorno dove l'ha terminata nel 2006. 

Mazzone premiato nel 2002 da Enzo Bearzot con il premio
Mazzone premiato nel 2002 da Enzo Bearzot con il premio Profimedia

Focoso, schietto e sempre pronto alla battuta è stato uno dei personaggi più carismatici del nostro calcio. Era amatissimo a Roma, città dov'è nato e squadra che ha allenato dal 1993 al 1996. Nonostante risultati non eccelsi, con due quinti posti e un settimo, è stato l'allenatore che ha lanciato in prima squadra un certo ragazzino biondino che diventerà una leggenda della squadra: Francesco Totti. È rimasto nel cuore dei tifosi giallorossi e nell'immaginario di tutti i tifosi italiani anche per quella folle corsa sotto la Sud dopo il derby vinto per 3-0.

A Brescia ha invece guidato le rondinelle all’epoca di Roberto Baggio, Andrea PirloPep Guardiola. Altro ambiente che lo ha amato alla follia e ne ha amato i simpatici eccessi. Anche qui, corsa indimenticabile durante il 3-3 con l'Atalanta.

Giocatore nelle giovanili della Roma, con cui esordì anche tra i professionisti nel 1959, ha vissuto le migliori stagioni ad Ascoli, squadra con cui collezionò 219 presenze mettendo a segno anche 11 reti in quasi 10 stagioni. L'Ascoli lanciò anche la sua carriera da allenatore: dopo 7 anni con le giovanili arrivò alla prima squadra che allenò tra il 1969 e il 1975.

Fu l'inizio di una carriera da allenatore durata quasi 40 anni. Passò poi per le panchine di Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma (il grande amore), Napoli, Perugia, Brescia e Livorno. Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.  

Qui sotto il ricordo di Guardiola quattro anni fa: