L'ex calciatore del Torino (otto stagioni tra il 1967 e il 1975) ed allenatore, tra le altre, di Fiorentina, Pisa e Perugia si è spento all'età di 80 anni nella sua Piombino, la città che gli aveva dato i natali.
Proprio con la squadra granata aveva collezionato più di 200 presenze e si era guadagnato la maglia azzurra, indossata in 5 occasioni.
Dopo la fine delle sue esperienze come allenatore aveva iniziato la carrera di commentatore televisivo. Gli è stata fatale una polmonite bilaterale, per cui era stato ricoverato in terapia intensiva presso l'ospedale di Piombino.
Un minuto di silenzio
Un minuto di silenzio su tutti i campi, a partire dalle semifinali della Supercoppa italiana. Lo ha disposto la Federcalcio in omaggio ad Aldo Agroppi, "La scomparsa di Aldo Agroppi rappresenta un grave perdita per il calcio italiano - le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina - Da calciatore prima e da allenatore poi ha attraversato decenni da protagonista mostrando ottime qualità tecniche e grande personalità. Caratteristiche che lo hanno reso protagonista anche nel suo ruolo di commentatore, sempre vero e mai banale".
Oltre 40 panchine in viola
"Tutta la Fiorentina esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi". Anche la Fiorentina ricorda il suo ex allenatore Aldo Agroppi morto oggi all'età di 80 anni. "Da calciatore aveva vestito la maglia del Torino (due Coppe Italia vinte e più di 200 presenze granata) e da tecnico si era seduto sulla panchina viola tra l'85 e l'86 e il 1993 per oltre 40 gare".
Icona granata
Il Toro e Urbano Cairo si stringono intorno alla famiglia di Aldo Agroppi nel giorno della scomparsa dell'ex calciatore, morto all'ospedale di Piombino a 80 anni. "Uno dei calciatori più iconici e maggiormente amati dai tifosi nella storia del Toro" viene definito dal club granata nella nota diramata. Durante la sua esperienza in prima squadra sotto la Mole dal 1967 al 1975 vinse due Coppe Italia e collezionò oltre 200 presenze, oltre ad aver condiviso lo spogliatoio con Gigi Meroni.
"Mai banale, dentro e fuori dal campo, debuttò in granata il 15 ottobre 1967 in Torino-Sampdoria. Come disse lui: 'Il giorno più bello e allo stesso tempo più brutto della mia vita perché proprio dopo l'esordio in Serie A quella sera ci fu il tragico incidente con la morte di Gigi Meroni'" il ricordo del club di Urbano Cairo.
Agroppi non riuscì a vincere lo scudetto del 1976 perché andò via proprio durante l'estate precedente all'impresa firmata da Gigi Radice, "Tra i suoi rimpianti quello di aver lasciato il Toro proprio l'anno prima dello scudetto del 1976" viene raccontato nella nota della società di via Viotti.
Il cordoglio del Perugia
È morto all'età di 80 anni Aldo Agroppi, calciatore e allenatore tra i più noti del mondo del calcio italiano. Lo si apprende dal Perugia, una delle sue squadre, che ha pubblicato una nota di cordoglio sul suo sito, con la quale "si unisce al dolore del calcio italiano".
Agroppi infatti "oltre ad aver legato la sua carriera ai colori del Torino ha vestito, tra le varie squadre, anche la maglia biancorossa nella stagione '75-'76 in Serie A".
"Con i grifoni - prosegue la nota - conduce altri due buoni campionati in massima serie, vestendo varie volte anche la fascia di capitano prima di ritirarsi dal calcio giocato alla fine del torneo '76-'77. Da allenatore, dopo aver guidato alcune squadre giovanili biancorosse, torna in prima squadra prima nella stagione '82-'83 e a seguire nell''84-'85 raggiungendo il quarto posto perdendo coi biancorossi una sola partita, tuttora un primato per la Serie B, e restando in corsa per la promozione in massima serie fino all'ultima giornata, mancandola per un solo punto. Il club porge le più sentite condoglianze alla famiglia".
Anche il Livorno ricorda Agroppi
Il Livorno, club dove gioca il nipote di Aldo Agroppi, Andrea Luci, ha espresso cordoglio per la morte dell'ex calciatore e allenatore piombinese. "L'Unione Sportiva Livorno - si legge nella nota - si unisce al cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi. Le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici e in particolare al nostro capitano Andrea Luci".