Jannik Sinner è reduce da un 2024 eccellente, in cui ha vinto i suoi primi due titoli dello Slam ed è stato in grado di issarsi fino alla prima posizione del ranking ATP, a giugno.
I numeri parlano chiaro: oltre i trofei conquistati l'azzurro (oltre agli Slam anche 3 Masters 1000, le ATP Finals e la Coppa Davis) ha terminato la stagione con un record di 73 match vinti e solamente 6 persi, un bottino a dir poco formidabile e difficilmente ripetibile.
Scegliere i cinque match migliori dell'anno non è semplice, ma questa è la nostra selezione:
vs Medvedev, Australian Open
Reduce da una brillante vittoria in semifinale contro Novak Djokovic, l'altoatesino il 28 gennaio vince il suo primo torneo dello Slam contro il russo, fino a quel momento avanti 6-3 negli scontri diretti.
Non è una partita facile per l'azzurro, che nei primi due set viene dominato dall'avversario e sembra non trovare le soluzioni per imporsi. Poi pian piano riesce a risalire, complice anche la stanchezza che si inizia a fare sentire sulle gambe del moscovita, e compie la rimonta: il 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3 dopo 3 ore e 46 minuti vale il primo di tanti Major - si spera - per Sinner.
vs Rune, Monte Carlo
Sinner non ha vinto neanche un torneo di terra rossa quest'anno (e uno solo in carriera su 18 tornei, Umago), e quest'anno ha giocato complessivamente poco, saltando ad esempio gli Internazionali d'Italia. Poco prima a Monte Carlo sembrava in grado di trionfare ma ha dovuto arrendersi a Stefanos Tsitsipas, causa stanchezza e una clamorosa svista arbitrale.
Nella semifinale, in una partita che sembrava stregata contro Holger Rune era riuscito a giocare uno dei suoi migliori match di sempre su terra, spuntandola al terzo set dopo due match point falliti nel secondo. Tutt'ora il conto dei match con l'ostico danese, che aveva vinto l'anno prima nel Principato, è di 2-2.
vs Alcaraz, Six Kings Slam
Diciassette giorni dopo la cocente sconfitta di Pechino, Sinner ha nuovamente affrontato Carlos Alcaraz nella finale del ricco torneo d'esibizione giocato in Arabia Saudita. Pur non essendo valido per il circuito ATP, era sicuramente importante per l'azzurro dopo aver perso 3 volte quest'anno contro lo spagnolo (a Indian Wells e al Roland Garros le altre due).
In questo caso è arrivata una rimonta che ha permesso al tennista di Sesto di vincere un assegno da sei milioni di dollari, ma soprattutto di rompere la striscia negativa col rivale.
vs Fritz, ATP Finals
Sinner affronta tre volte l'americano in meno di due mesi e lo batte in tutte le occasioni. La prima nella finale degli US Open, poi nel girone delle Finals e infine in finale, giocando una partita semplicemente perfetta.
La vittoria dell'azzurro fa ancora più effetto viste le percentuali dell'americano, autore di un grande torneo. Ma non basta per battere il numero uno del mondo sulla sua superficie preferita: l'altoatesino chiude il torneo con il 100% di partite e set vinti con il punteggio di 6-4, 6-4.
con Berrettini vs Molteni/Gonzalez
Anche quest'anno Sinner è stato decisivo per conquistare la Coppa Davis, la seconda consecutiva per l'Italia. Più che nei match in singolare, a differenza dello scorso anno quando sconfisse Novak Djokovic, l'italiano è stato determinante contro l'Argentina nei quarti di finale, nel doppio insieme a Matteo Berrettini.
Sul risultato di 1-1 si trattava di un match da dentro o fuori e l'azzurro è stato scelto a sorpresa dal ct Filippo Volandri, scalzando gli specialisti Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Pur non essendo due doppisti, per fortuna l'intesa con il romano ha funzionato e l'Italia ha conquistato la semifinale.