Sapeva che non doveva fallire. Ed è entrata in campo determinata l'Inter, che dopo la sconfitta del Napoli e il pari del Milan voleva approfittare dell'occasione. Tarantolata, dopo meno di tre minuti ha trovato il gol del vantaggio sulla Lazio con un destro d'esterno di Lautaro Martinez, che aveva usufruito di un ottimo recupero di un altissimo Bastoni.
I biancocelesti sentivano l'impatto del colpo subito a freddo, e rischiavano di prenderne un altro poco dopo sempre con Lautaro, che però di testa andava alto. Zaccagni era il primo a provarci tra i capitolini, e dopo una bella sgroppata al quarto d'ora si accentrava con profitto ma calciava oltre la traversa. Chi sciupava un'occasione importantissima era Sucic, che al 25esimo veniva imbeccato in modo splendido da Barella ma sceglieva l'interno sinistro al volo e allargava troppo la gittata.
Tamburo nerazzurro
Col passare del tempo le differenze tra le due rivali si assottigliavano, e la Lazio aumentava il giro palla anche grazie al dinamismo di Guendouzi. Il tiro di Isaksen alla mezz'ora era facile preda di Sommer, mentre poco prima ci aveva provato Akanji per i nerazzurri, ma senza fortuna. La ripresa vedeva Carlos Augusto entrare in campo per Dumfries, che aveva avuto problemi prima del riposo.
La dinamica in campo però non cambiava, anzi migliorava a favore dell'Inter, che aumentava il ritmo di gioco e al 62esimo scatenava la linea mancina con Dimarco che si involava a modo suo e centrava basso per Bonny, che ben appostato siglava con facilità il 2-0. Poco dopo veniva annullato uno splendido gol al subentrato Zielinski per un precedente fallo di Dimarco, e la risposta di una Lazio non morta era sotto forma di colpo di testa di Gila, che però colpiva la traversa e poi andava solo per 3/4 oltre la linea.

I capitolini però non demordevano, sempre trascinati da un inossidabile Zaccagni, che all'87esimo lanciava in modo delizioso Pellegrini, che sotto porta ma defilato sparava su Sommer, che chiudeva la porta all'ultima vera occasione dei rivali. Il match andava dunque fisiologicamente verso la fine, sancendo il trionfo di un'Inter che in un solo colpo supera Milan e Napoli e si porta in cima alla classifica insieme alla Roma.
