Juve: per i pm la crisi "è scelta aziendale", intanto il club chiede processo a Milano

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Juve: per i pm la crisi "è scelta aziendale", intanto il club chiede processo a Milano
Andrea Agnelli
Andrea AgnelliAFP
Dalle intercettazioni in mano ai pm vengono menzionati "acquisti e stipendi scellerati" con la paura di pagarne le conseguenze. Da decidere la sede del processo.

C'è una "precisa scelta aziendale" dietro la crisi finanziaria della Juventus ed è "la crescita dei costi" legata in particolare ad acquisti e stipendi dei calciatori. È quanto affermano i pm della Procura di Torino nel documento con cui, lo scorso giugno, chiesero misure cautelari e interdittive per i dirigenti.

I magistrati, sull'argomento, accanto all'esito degli accertamenti della guardia di finanza, riportano numerose intercettazioni telefoniche. Il 15 settembre 2021, parlando con Andrea Agnelli, il direttore sportivo Federico Cherubini, non indagato, afferma: "Il progetto fatto quando abbiamo cercato di alzare il livello da Higuain in poi, era legato alle valutazioni su una rosa che sta tendendo a invecchiare. O facciamo un all-in in due-tre stagioni oppure questa rosa non reggerà". 

Il giorno seguente, conversando con una dipendente della Juventus, il dirigente Stefano Bertola parla di "acquisti e stipendi scellerati", affermando: "Questo lo paghiamo tutti". Il 5 agosto 2021, con un'altra persona, Federico Cherubini aveva spiegato che "negli ulimi anni è un pò colpa nostra. In questo caso Fabio (Paratici) ha drogato il mercato: Kulusevski o Chiesa sono ottimi giocatori ma quando li abbiamo comprati li abbiamo pagati troppo. Perché poi il prezzo determina, nel senso che Kulusevski aveva fatto cinque mesi in Serie A e lo abbiamo pagato 35 milioni più 9 di bonus, totale 44". 

Anche il rinnovo di contratto di Giorgio Chiellini era diventato tema di discussione, con Bertola che il 1 agosto 2021 osserva: "Se tu vedi il totale della cifra che abbiam pagato tra stipendi, premi e altro, è spaventosa. Non c'è criterio nel modo in cui spendiamo i soldi, a partire dallo sport che fa grandi numeri ma anche nel resto dell'azienda. Non c'è da stupirsi se in due anni abbiamo chiesto 700 milioni agli azionisti".

Bisognerà capire inoltre dove si terrà il processo se al tribunale di Torino oppure a Milano. I legali della società bianconera hanno chiesto lo spostamento a Milano perchè lì si sarebbe concluso il reato più grave contestato, ovvero la manipolazione del mercato. Secondo la Procura, invece, la competenza sarebbe del tribunale di Torino.