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Italia, chi sarà il successore di Spalletti? Al momento tanti nomi ma poche certezze

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Luciano Spalletti ha lasciato la Nazionale
Luciano Spalletti ha lasciato la NazionaleALBERTO PIZZOLI / AFP
Dopo il 'no' di Ranieri è caos totale: la FIGC deve trovare in fretta l'uomo giusto per risollevare la Nazionale e condurla al Mondiale, ma è più complicato del previsto.

Separarsi da Luciano Spalletti in questo momento dell'anno, seppur ritenuto inevitabile, rischia di diventare un problema più difficile del previsto da gestire per la FIGC.

In primis perché l'identikit del successore è ancora ben lontano dall'essere trovato, e la lista degli allenatori disponibili (e ritenuti degni, ovviamente) a ricoprire questo ruolo è tutt'altro che profonda.

Oltretutto bisogna fare in fretta, visto la carica non può rimanere vuota troppo a lungo e a settembre l'Italia deve tornare in campo, costretta oltretutto a vincere contro Estonia e Israele per provare a riducire il gap nei confronti della Norvegia, prima a punteggio pieno.

Tra l'altro ad oggi neanche il tecnico dell'Under 21 Carmine Nunziata sarebbe in grado di subentrare come traghettatore, visto l'imminente Europeo di categoria da disputare.

Le prossime sfide della Nazionale
Le prossime sfide della NazionaleFlashscore

Una bella gatta da pelare, insomma, anche perché il tempismo ha voluto che Gian Piero Gasperini si sia appena accasato alla Roma, Massimiliano Allegri al Milan, Marco Baroni al Torino, Simone Inzaghi all'Al Hilal e Carlo Ancelotti in Brasile, giusto per fare qualche ipotetico nome dal curriculum in linea con le richieste.

Pioli e Mancini in pole, ma per caso

Ottenuto il 'no' di Claudio Ranieri, invocato a gran voce dopo l'impresa di aver risollevato la Roma in pochi mesi, il favorito numero uno è immediatamente diventato Stefano Pioli, forse più per mancanza di alternative che per meriti propri.

Non che il tecnico attualmente in sella all'Al Nassr non sia all'altezza, anzi. C'è però un grosso ostacolo costituito dal ricco contratto con il club saudita, che sin qui ha anche impedito di rientrare in Italia, e precisamente alla Fiorentina che lo riaccoglierebbe a braccia aperte. La necessità di dover aspettare almeno fino a metà luglio e di pagare una costosa rescissione rendono il suo ingaggio quasi proibitivo.

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Dalla sua però l'allenatore di Parma sembrerebbe intenzionato a rimanere alla guida di un club, e non ha ancora fornito una risposta definitiva in merito al possibile interessamento della Federazione. 

Impossibile non aggiungere Roberto Mancini: il ct capace di conquistare Euro 2021 e poi di lasciare bruscamente sarebbe veramente deciso a tornare sui suoi passi avendo praticamente solo da perdere da questa "minestra riscaldata"?

La lista degli svincolati

Obbligatorio dunque spulciare la lista degli allenatori attualmente senza squadra, tra cui spiccano Raffaele Palladino e Thiago Motta: due ex calciatori ancora giovani, che difficilmente rinuncerebbero ad un incarico dinamico e stimolante per guidare una Nazionale come l'Italia. Che, ricordiamo, ad oggi rappresenta una sfida tutt'altro che semplice vista la delicata situazione che è venuta fuori nelle ultime settimane.

Gli eroi del 2006

Tra gli svincolati c'è anche Alberto Gilardino, che figura anche nella categoria dei reduci dal successo di Germania 2006 insieme a Daniele De Rossi, Fabio Cannavaro e Gennaro Ivan Gattuso. In comune hanno tutti alle spalle poche esperienze, e non proprio esaltanti.

Tra questi, visto il carisma e la reputazione costruita negli anni anche al di fuori dell'ambiente romano, DDR sembrerebbe il profilo più verosimile, anche se reduce da un esonero che non ha sicuramente giovato alla sua carriera.

Cannavaro costituisce più un'incognita anche se dalla sua ha due brevi ma positive avventura sulla panchina dell'Udinese e della Dinamo Zagabria, mentre Gattuso vanta trascorsi in contesti più complicati (anche all'estero, tra cui quello appena concluso in Croazia con l'Hajduk), in cui ha sfoggiato il suo carattere combattivo e per nulla rilassato.

Un ct straniero?

Inghilterra, Portogallo, Belgio e, da qualche giorno, Brasile sono alcuni esempi di Nazionali allenate da un ct straniero. Chissà che non l'Italia non possa essere la prossima. Qui però bisogna davvero viaggiare con la fantasia per immaginare il nome del successore di Luciano Spalletti.