Gennaio 2025: Finale Australian Open vs. Alexander Zverev
L’anno si apre a Melbourne, come un déjà-vu che profuma di certezza. Jannik Sinner torna all’Australian Open da campione in carica e se ne va ancora con la coppa tra le mani.
In finale, contro Alexander Zverev, l'azzurro non concede appigli: tre set, controllo totale, sensazione di inevitabilità. Il primo Slam dell’anno è suo, per il secondo anno consecutivo.
Durante il torneo, tra l'altro, l'altoatesino lascia per strada appena due set. Uno al secondo turno, uno agli ottavi. Il resto è un percorso netto, chirurgico, che lo consegna alla storia come il primo italiano capace di vincere tre titoli del Grande Slam in singolare e come l’unico, insieme a Nicola Pietrangeli, a riuscirci in edizioni consecutive dello stesso Major.
I numeri diventano cornice: 47 vittorie nei primi 50 match da numero uno ATP, come Connors e Borg. Ma il dato più impressionante è un altro: la calma con cui tutto questo accade.
Luglio 2025: Finale Wimbledon vs. Carlos Alcaraz
Ci sono rivincite che arrivano con rabbia. E poi ci sono quelle che arrivano con maturità. Quella di Jannik Sinner a Wimbledon è la seconda.
Ad un mese dalla ferita ancora fresca del Roland Garros, dove aveva lasciato scivolare via tre match point contro Carlos Alcaraz, l’altoatesino si prende tutto sull’erba più sacra del mondo. Finale, quattro set (4-6, 6-4, 6-4, 6-4), e uno scettro che nessun italiano aveva mai impugnato in singolare.
Sul Centrale di Church Road, domenica 13 luglio, Sinner scrive la pagina più luminosa del tennis italiano. È il suo primo Wimbledon, il primo Slam lontano dal cemento, il quarto Major complessivo. E lo fa contro il campione in carica, capace di perdere una sola partita sull’erba in tre anni.
Dopo un primo set perso, Jannik non accelera: alza il livello. Spezza il ritmo, domina gli scambi, si prende il campo. È una vittoria di testa prima ancora che di braccio, una risposta lucida e definitiva a Parigi.
Il re del cemento, così, conquista anche il veloce naturale, proprio lì dove non era mai arrivato in finale, trasformando un territorio inesplorato nell’ennesima prova della sua grandezza.
Ottobre 2025: Finale Vienna vs. Alexander Zverev
L’autunno europeo riporta Sinner in un contesto che ormai gli appartiene, ma non per questo meno impegnativo. Vienna è una tappa chiave, una prova di sostanza più che di prestigio. E anche qui, Jannik risponde presente.
In finale trova ancora Alexander Zverev e, questa volta, deve rimontare. Dopo aver perso il primo set, cambia passo, aggiusta le traiettorie, aumenta la pressione nei momenti giusti. Il risultato è un 3-6, 6-3, 7-5 che racconta una partita tesa ed equilibrata, risolta con la pazienza di chi sa aspettare l’istante giusto.
È il quarto titolo stagionale, il bis a Vienna dopo il successo del 2023 (nel 2024 non partecipò), il 22° trofeo della carriera. Ma soprattutto è un’iniezione di fiducia: Parigi e Torino sono lì, dietro l’angolo. E Sinner ci arriva da uomo da battere, anche se non lo proclamerà mai ad alta voce. Perché alla fine, semplicemente, non verrà battuto.
Novembre 2025: Finale Paris Masters vs. Felix Auger-Aliassime
Bercy è il luogo in cui il 2025 di Sinner ritrova la vetta del ranking mondiale. In finale contro Felix Auger-Aliassime bastano due set, 6-4, 7-6, per prendersi il Paris Masters e tornare numero uno ATP, anche se per poco.
È il primo Masters 1000 dell’anno, arrivato dopo due finali perse e un ritiro forzato. Ma anche qui, più del trofeo, colpisce il modo. Break immediato, gestione perfetta del primo set, solidità assoluta nei momenti chiave del secondo, chiuso al tie-break senza concedere spiragli.
Nemmeno un fastidio al quadricipite sembra scalfirlo. Quando serve, accelera. Quando può, controlla. È il quinto titolo del 2025, il 23° in carriera, il ventesimo sul cemento. Un dominio che riporta l’Italia in cima al tennis mondiale, ancora una volta.
Novembre 2025: Finale ATP Finals vs. Carlos Alcaraz
Torino è casa. E a casa, Jannik non perde mai.
Per il secondo anno consecutivo vince le ATP Finals senza cedere un set, battendo Carlos Alcaraz in finale dopo 2 ore e 15 minuti di battaglia. Un match imperfetto al servizio, sofferto, ma gestito con la maturità dei grandi.
La striscia sul cemento indoor sale a 31 vittorie consecutive, quinta miglior serie di sempre nell’era Open. L’Inalpi Arena diventa il suo regno: qui Sinner non perde dal 2023.
È il sesto titolo stagionale, il back-to-back alle Finals, l’ingresso definitivo in un club riservato a pochi: undici giocatori nella storia capaci di vincerle più di una volta, otto almeno due volte consecutive.
