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Djokovic: "Per vincere contro Sinner e Alcaraz devo spingere il mio fisico fino al limite"

Novak Djokovic saluta il pubblico di New York
Novak Djokovic saluta il pubblico di New YorkTIMOTHY A. CLARY / AFP
Arrivato in semifinali in ognuno degli Slam disputati quest'anno, il veterano tennista serbo incensa i due finalisti degli ultimi tre tornei major. "Sono davanti a me in vari aspetti del gioco, ma il divario più evidente è nella resistenza fisica, soprattutto nelle fasi finali degli Slam", ha ammesso

"La mia conferenza stampa a Wimbledon suonava molto più vicina al ritiro rispetto a quello che sto dicendo ora. Ho solo spiegato perché credo di avere più possibilità nelle partite al meglio dei tre set. Onestamente, è abbastanza chiaro a chiunque conosca il gioco e abbia seguito la mia carriera e le mie rivalità. Questi ragazzi sono i migliori al mondo in questo momento. Sono davanti a me in vari aspetti del gioco, ma il divario più evidente è nella resistenza fisica, soprattutto nelle fasi finali degli Slam". Con queste parole, in un intervento alla stampa serba, Novak Djokovic ha parlato di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, rispettivamente numero 1 e 2 mondiali.

Il serbo, che ha giocato quattro semifinali in altrettanti tornei major quest'anno, sa che adesso competere con loro è difficilissimo: "Quest’anno ho raggiunto tre semifinali su quattro Slam, due volte contro Sinner e una contro Alcaraz. Ho battuto Alcaraz nei quarti in Australia, ma quella partita mi ha tolto così tanto che non sono riuscito a finire la semifinale. Le partite contro di loro sono incredibilmente dure e intense".

Il ranking ATP
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Dall'alto dei suoi 38 anni, Nole è consapevole del divario che ha con due giovani talenti, ora sulla cresta dell'onda: "Per vincere devo spingere il mio fisico fino al limite, ed è questa la realtà. Entrambi sono in condizione ottimale, rapidissimi, giocatori completi, e al momento c’è un grande divario tra loro due e il resto del circuito".

Poi, ha concluso: "Nel complesso, posso ritenermi soddisfatto dei miei risultati negli Slam di questa stagione. Sono completamente soddisfatto? No, perché mi aspetto sempre almeno un titolo. Ma se considero il mio stato fisico, lo stress cui è sottoposto il mio corpo ora più che mai, e il fatto che affronto ragazzi che hanno più di 15 anni meno di me e sono nel pieno della carriera, penso sia giusto dire che sono contento. Sono riuscito a battere quasi tutti gli altri negli Slam, tranne quei due.