Dopo le partenze da Firenze, Bilbao e Copenaghen, la corsa più prestigiosa del ciclismo torna alle sue radici con un itinerario vecchia scuola che privilegia gli scalatori. "Abbiamo deciso di riportare il Tour a casa, era giunto il momento dopo tutte le partenze dall'estero", ha dichiarato il direttore di gara Christian Prudhomme.
Ogni centimetro del percorso di quest'anno, della durata di 21 giorni, si svolge sul suolo francese, per la prima volta dopo l'edizione ritardata dalla pandemia, con la maggior parte del Paese in stato di allerta per l'ondata di caldo nella settimana che precede la gara.
Le temperature nel sud della Francia hanno superato i 40 gradi nella giornata di ieri, e ampie zone del Paese si preparano a condizioni simili nei prossimi giorni.
L'ondata di calore dovrebbe attenuarsi entro la fine della settimana, ma i corridori saranno comunque messi alla prova sulle cime e sulle pianure della Francia, considerata dal folklore ciclistico come "lo stadio più bello del mondo".
"Si tratta di grandi scenari per grandi eroi", ha ribadito Prudhomme, un ex dirigente televisivo che ha trasformato la corsa in uno spettacolo globale trasmesso in 190 Paesi.
Tadej Pogacar del Team UAE parte come favorito dai fan e dagli esperti dei pronostici e può mettere a tacere i dubbi battendo l'acerrimo rivale Jonas Vingegaard di Visma. L'ex campione americano Greg LeMond ha dichiarato all'AFP, in una recente intervista, che si tratterà di una competizione combattuta.
"Pogacar è uno su un milione, ma non si può escludere Vingegaard. È questo che rende il ciclismo così eccitante in questo momento", ha dichiarato il vincitore del Tour de France nel 1986, 1989 e 1990.
Pronto ad attaccare alla minima provocazione, il 26enne sloveno ha 21 possibilità di aumentare le sue già sbalorditive 99 vittorie da professionista.
Il danese, invece, tende a concentrarsi su una strategia a missione singola, in attesa del buon momento per sferrare una mossa decisiva profondamente ponderata in un punto meticolosamente scelto.
Il capo della squadra Visma di Vingegaard, Grischa Niermann, ha confermato questa settimana di credere nel piano che ha preparato per il Tour de France: "Pensiamo di poter ottenere il miglior risultato possibile".
I due hanno vinto le ultime cinque edizioni del Tour de France e dovrebbero essere sempre più sotto i riflettori man mano che la corsa avanza.
Un totale di 184 corridori di 23 squadre si riunirà a Lille per la Grand Depart, con le autorità locali che si stanno preparando per un massiccio afflusso di tifosi dal vicino Belgio, paese appassionato di ciclismo.