La beffa per Jonathan Milan, il ritiro di Jasper Philipsen e soprattutto tante cadute nella terza tappa del Tour de France, sulla carta una innocua frazione pianeggiante di 178 chilometri da Valenciennes a Dunkerque, disturbata però da un forte vento.
Ad alzare le braccia al cielo, ma solo al fotofinish, è stato il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step), il quale per centimetri è riuscito a tenersi dietro l'italiano della Lidl-Trek, che aveva fatto suo il traguardo intermedio e grazie ai punti conquistati si è preso la maglia verde che apparteneva a Philipsen.
Il belga della Alpecin-Deceuninck, vincitore della prima tappa, è caduto per un contatto con un altro concorrente proprio nel tentativo di contendere a Milan i punti della volata intermedia di Isbergues, poco dopo metà corsa. Philipsen è rimasto a terra dolorante e soccorso dai medici, con vari strappi alla maglia ed evidenti lesioni ad una spalla. Impossibile per lui continuare e l'annuncio del ritiro è arrivato anche prima del trasporto in ospedale.
In maglia gialla resta il suo compagno di squadra Mathieu van der Poel, uscito indenne dalle cadute che hanno segnato il finale di tappa, così come sono arrivati sani e salvi al traguardo Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, che restano rispettivamente al secondo e terzo posto nella classifica generale.
A proposito del danese, ha creato polemiche l'accusa della moglie, secondo la quale la sua squadra Visma-Lease a bike lo spreme troppo in allenamento. Il team ha replicato che tutto è concordato con l'atleta.
Tra i big, non è andata altrettanto bene quanto a cadute per Remco Evenepoel, finito a terra, ma capace di arrivare da solo alla fine della tappa senza pagare dazio, visto che la neutralizzazione era stata prevista a -5 km dal traguardo. Proprio a causa della caduta ai -3, solo una parte del gruppo si è presentata all'ultimo chilometro per la volata decisiva, dove Merlier ha avuto la meglio su Milan.
"È stata una battaglia durissima - ha detto il belga -. Sapevo di dover stare vicino a Milan e che sarebbe stato difficile batterlo, ma sono contentissimo di questa mia seconda vittoria al Tour".
Tra le notizie di giornata c'è anche quella del ritrovamento delle undici biciclette della Cofidis rubate ieri fuori dall'hotel della squadra, del valore di circa diecimila euro ciascuna: cinque erano abbandonate in un bosco, mentre le altre sono state trovate dalla polizia.
Domani, il gruppo affronterà la quarta tappa, da Amiens a Rouen in Normandia, lunga 174 chilometri e con cinque salite negli ultimi 25 che potrebbero innescare una serie di attacchi.