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Chiusa inchiesta eredità Agnelli, per Elkann messa alla prova, patteggiamento per Ferrero

John Elkann al GP di Monza
John Elkann al GP di MonzaRudy Carezzevoli/Getty Images / AFP
Ultimo capitolo relativo all'indagine relativa alla successione della storica famiglia industriale torinese. Sono state archiviate invece le accuse per i fratelli di John, Lapo e Ginevra, che però insieme al fratello dovranno versare 183 milioni di euro al fisco

Per John Elkann, presidente di Stellantis e azionista di controllo di Exor (che a sua volta detiene, tra le altre, la Juventus), è stata disposta la messa alla prova limitatamente all’ipotesi di truffa ai danni dello Stato. È stata invece archiviata la sua posizione in merito al reato di dichiarazione infedele.

Per i fratelli, Lapo e Ginevra Elkann, i magistrati hanno disposto l’archiviazione completa di tutte le accuse contestate. Ciò nonostante, i tre Elkann verseranno insieme 183 milioni di euro al fisco in relazione all’eredità della loro nonna Marcella Caracciolo Agnelli.

Il presidente della Juventus, il commercialista Gianluca Ferrero, ha invece presentato una richiesta di patteggiamento per i reati di truffa ai danni dello Stato e di falso in atto pubblico. La proposta è stata accettata dai pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Marchetti, coordinati dall’aggiunto Marco Gianoglio.

È stata inoltre archiviata la posizione del notaio svizzero Urs von Grüningen, autore dei testamenti di Marcella Caracciolo Agnelli, moglie dell’Avvocato scomparsa il 23 febbraio 2019. Infine, al notaio Remo Maria Morone è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini, atto preliminare alla richiesta di rinvio a giudizio.