La notizia ha fatto il giro del mondo del tennis alla velocità della luce. Invece dell'attesa udienza di aprile presso la Corte Internazionale di Arbitrato, tutto è cambiato. Il risultato è un accordo extragiudiziale tra Sinner e la WADA. L'altoatesino salterà tre mesi sui campi da gioco e non salterà nessuno dei tornei del Grande Slam.
Le reazioni sono arrivate immediatamente e con la stessa velocità con cui sono arrivate le informazioni sull'accordo stesso.
"Wada doveva imporre un divieto di 1-2 anni. Ovviamente il team di Sinner ha fatto tutto il possibile per andare avanti e accordarsi per un divieto di tre mesi, nessun titolo perso, nessun premio in denaro perso. Colpevole o no? Triste giorno per il tennis. La giustizia nel tennis non esiste".
"Conosco molti giocatori che stanno provando lo stesse cose in questo momento, quindi stiamo cercando di tenere spazi live la prossima settimana per poterne parlarne. Rimanete sintonizzati". Nick Kyrgios commenta con rammarico e delusione su X l'accordo tra Jannik Sinner e la Wada sul caso Clostebol. Il tennista australiano fin dallo scorso anno è il critico più duro nei confronti del tennista italiano per il quale aveva auspicato una lunga squalifica.
Anche le parole dell'ex tennista Yevgeny Kafelnikov sono state particolarmente taglienti e senza mezzi termini: "Dopo gli ultimi sviluppi, se giocassi ancora, ogni qualvolta mi trovassi davanti Sinner mi rifiuterei di scendere in campo, non importa se è il primo turno o la finale. Ma temo che nessuno avrà il coraggio di farlo. La Wada è un'organizzazione sporca, se ti accordi con loro è perché sai d'essere colpevole. Se sei sicuro al 100% della tua innocenza, come lo era Sinner, perché accetti 3 mesi di squalifica?? Non ha senso secondo me".
Le critiche nei confronti di Sinner non si sono esaurite, poiché anche Tim Henman ha colto l'occasione per stuzzicare l'altoatesino durante un'intervista a Sky Sports UK, dichiarando: "Mi sembra un po' troppo conveniente".
Poche parole ma dure per Stan Wawrinka, che ha deciso di commentare la notizia del numero 1 del mondo dichiarando: "Non credo più in uno sport pulito".
"La cosa più sorprendente di questa notizia è che l'udienza del CAS avrebbe dovuto svolgersi ad aprile e l'accordo è stato raggiunto a febbraio. Quindi la durata della sentenza di Sinner rientra esattamente in questi tre mesi. Tornerà in campo a Roma, nel suo torneo di casa prima degli Open di Francia", ha scritto José Morón, responsabile del sito web Punto de Break e stimato giornalista.
"Swiatek ha scontato la sua pena in un periodo in cui non si giocava a tennis. Sinnera di nuovo in un periodo in cui non si perderà un grande slam. Un sistema del genere e queste due decisioni non aiutano certo a evitare speculazioni su quanto sta accadendo nel tennis. Se in seguito emergerà una spiegazione logica, sarò felice di cambiare idea. Ma al momento non mi piace affatto", ha aggiunto.
Dalla sua parte, invece, Paolo Bertolucci e Adriano Panatta: "È la scelta più pratica, evita a a Jannik di saltare la stagione intera. Perderà qualche torneo, ma i più importanti, Roma, Roland Garros e Wimbledon potrà giocarli. La trovo sempre un'ingiustizia, ma almeno si toglie di mezzo questo pensiero che da troppo tempo aveva nella testa - ha detto Panatta a Rainews 24 -Si allenerà, tre mesi non sono un dramma. La Wada ha voluto imporsi per dire noi esistiamo, per cui il principio della responsabilità oggettiva è stato ribadito, ma ho sempre detto che Sinner non c'entrava niente".
"La scelta di Jannik Sinner è pragmatica, sofferta, ma è intelligente. Può "salvare" Roma e i tre Slam. Tornerà più determinato e forte di prima", spiega invece Bertolucci.
Anche la Ptpa di Djokovic ha commentato la notizia.
"Non importa per chi va il tuo tifo, diverse cose sono ora chiare. Il sistema non è un sistema, è un club. Quello che dovrebbe essere una discrezione caso per caso è di fatto una copertura per accordi fatti su misura, trattamenti ingiusti e sentenze inconsistenti".
Così la Professional Tennis Players Association (Ptpa) di Novak Djokovic sul caso Sinner con una nota ufficiale pubblicata sui social. "Non sono solo le differenti decisioni per i differenti giocatori. È la mancanza di trasparenza. La mancanza di un processo. La mancanza di una coerenza. La mancanza di credibilità delle agenzie governative incaricate della regolamentazione del nostro sport e degli atleti. La mancanza di impegno da parte dell'Atp, Wta, Grande Slam, Itia e Wada nel riformare e creare un giusto e trasparente sistema nel futuro. Questa predilezione è inaccettabile per tutti gli atleti e mostra una profonda mancanza di rispetto per tutti sport e i suoi fan. È tempo di un cambiamento. E lo faremo".