Così come in campionato, l'Inter cade contro il Milan sciupando un vantaggio di due reti. Il 2-3 arrivato nel finale consegna dunque ai rossoneri il trofeo numero 8 e a Sergio Conceicao il primo titolo da allenatore del Diavolo.
Inter cinica
È stata un'azione persona di Tijjani Reijnders la prima emozione della finale di Supercoppa Italiana in scena a Riyadh: dopo una finta illuminante però il tentativo dell'olandese si è spento a lato di Yann Sommer.
Il primo tempo non è di fatto mai decollato contando le occasioni da rete, ma quantomeno l'Inter ha reagito dando segni di vita grazie ad una bordata dalla distanza di Federico Dimarco, deviata in corner da Mike Maignan.
La gara, che ha visto dominare Youssouf Fofana in mediana soprattutto dopo il forfait di Hakan Calhanoglu alla mezz'ora di gioco, è stata molto equilibrata soprattutto per merito del Milan, che però nell'unico minuto di recupero, all'unica sbavatura, ha ceduto al gol di Lautaro Martinez.
La rete dell'argentino, propiziata da una leggerezza del giovane Alex Jimenez, è stata festeggiata alla grande dal sudamericano, che veniva da un momento negativo (1 gol nelle ultime 10) e contro l'Atalanta aveva sciupato tanto.
Le condizioni di Calhanoglu
Il turco è stato sostituito al 35esimo a causa di un affaticamento all'adduttore destro. Lo fa sapere il club nerazzurro alla fine del primo tempo. Al suo posto Simone Inzaghi ha schierato Kristjan Asllani.

Ripresa pazza
Il cinismo del primo tempo viene confermato nella ripresa, quando i nerazzurri raddoppiano dopo neanche due minuti grazie a Mehdi Taremi, al primo gol su azione con la sua nuova squadra: l'iraniano approfitta di un lungo lancio di Stefan de Vrij, aggancia alla grande prima di finalizzare con un tiro preciso che risulta imprendibile.
Il doppio vantaggio dell'Inter dura una manciata di minuti, perché Theo Hernandez accorcia subito su una punizione dal limite guadagnata da Rafael Leao, entrato da pochi secondi.
La partita diventa improvvisamente forsennata, tutto l'opposto del primo tempo. Ci provano Malick Thiaw, Christian Pulisic, Tijjani Reijnders (provvidenziale Alessandro Bastoni) e Alvaro Morata, ma l'Inter resiste e Simone Inzaghi opera altre due sostituzioni: entrano Piotr Zielinski e Carlos Augusto.
In una delle tante ripartenze il brasiliano ex Monza va subito vicino al 3-1 colpendo il palo da distanza ravvicinata, poi Mike Maignan salva il pallone che stava per oltrepassare la linea.
Sergio Conceicao prova il tutto per tutto: entrano Tammy Abraham e Ruben Loftus-Cheek, ma è Christian Pulisic a ristabilire la parità beffando la difesa nerazzurra dopo aver sfruttato un cross di Theo Hernandez. Rimonta effettuata.
La partita sembrava indirizzata ai rigori ma il Milan ha deciso di provarci fino all'ultimo riuscendo nell'impresa: Rafael Leao ha imbeccato in profondità Tammy Abraham che da pochi passi ha trovato il gol del definitivo 2-3 che manda in estasi il popolo rossonero.
Il post gara
Al termine della finale hanno parlato Theo Hernandez e Tammy Abraham, poi Simone Inzaghi e Lautaro Martinez e infine Sergio Conceicao.