Senza Lautaro Martinez dal primo minuto, la capolista Inter ha affrontato il Bologna per un posto nella finale di Supercoppa Italiana, dove ad aspettare c'era già il Napoli. La voglia dei nerazzurri di ruggire è subito venuta fuori, con Bastoni che rubava palla a Orsolini in mezzo al campo e poi si lanciava avanti per crossare dall'altro lato per l'accorrente Marcus Thuram, che in spaccata al volo appoggiava d'interno tra le gambe di Ravaglia.
Una dichiarazione d'intenti, quella dei nerazzurri, che però poi non riuscivano a calcare la mano. Il Bologna provava a reagire e al 22’ costruiva la sua prima grande occasione: Holm affondava sulla destra e serviva Bernardeschi, che calciava con forza trovando però l’ottima risposta di Martinez. Era un episodio che confermava la voglia di rivalsa dei felsinei.
Riscatto
Intorno alla mezz’ora un fallo di mano di Bisseck in area provocava, dopo intervento del Var, il rigore per i rossoblù. Dal dischetto Orsolini era freddo e firmava il gol del pareggio, riportando la partita in equilibrio. Per il numero 7 emiliano non solo arrivava un altro gol contro l'Inter ma era anche il riscatto dopo l'errore iniziale ha aveva portato al vantaggio avversario.
Poco dopo arrivava un momento delicato per il Bologna: Bernardeschi cadeva male e rimaneva a terra per un problema alla spalla, dovendo lasciare il campo per Rowe. Proprio a ridosso dell’intervallo, però, il Bologna rischiava grosso: su una conclusione di Dimarco, Lucumì deviava il pallone sfiorando un clamoroso autogol, ma la sfera usciva di poco e Ravaglia poteva tirare un sospiro di sollievo.
Revisione
Al decimo minuto della ripresa arrivava un episodio che avrebbe potuto cambiare l’inerzia dell’incontro: un clamoroso fraintendimento tra Martinez e De Vrij su un retropassaggio rischiava di trasformarsi in un autogol. Il pallone sfuggiva al controllo del portiere e si dirigeva lentamente verso la porta, ma Castro, a pochi passi, non riusciva ad approfittarne per spingerlo in rete.
L’Inter continuava a premere e al 56’ Dimarco provava la conclusione da posizione defilata, trovando ancora una volta la pronta risposta di Ravaglia. Un minuto più tardi ecco l’episodio più discusso del match: Mkhitaryan serviva un ottimo pallone verticale per Bonny, che entrava in area e cadeva dopo un contatto con Heggem. Dopo un’attenta revisione al monitor e l’on field review, Chiffi cambiava la sua decisione iniziale: il contatto non veniva giudicato falloso e il rigore veniva quindi revocato.
Portieri sugli scudi
Chivu provava a cambiare qualcosa inserendo Lautaro, Diouf e Frattesi per Thuram, Mkhitaryan e un impalpabile Luis Henrique. E all'80esimo era il capitano nerazzurro a stimolare i riflessi di Ravaglia con un destro secco, deviato in angolo. Sull'angolo successivo dalla destra Bastoni veniva pescato solissimo da Barella ma di testa non inquadrava la porta. Più avanti era Diouf a seminare il panico sulla destra per servire centralmente Zielinski, il cui sinistro però era troppo centrale.
L'occasione più evidente per l'Inter l'aveva De Vrij, che su corner dalla sinistra si smarcava benissimo ma impattava senza convinzione di testa, colpendo a lato. Una volta scaduto il 90esimo, però, un'iniziativa felsinea portava a un batti e ribatti in area nerazzurra alla fine del quale Fabbian colpiva a giro impegnando Martinez, che si tuffava e disinnescava la sua conclusione.

La qualificazione si decideva ai rigori, la cui serie veniva aperta bene dall'Inter con la trasformazione di capitan Lautaro. Rispondeva bene Ferguson, e sulla seguente conclusione di Bastoni Ravaglia indovinava la traiettoria e respingeva. L'occasione di portarsi in vantaggio era sul destro di Moro, che però si faceva ribattere il tiro dai piedi di Martinez. Sull'1-1 al terzo tiro, Barella calciava alto sopra la traversa, e lo stesso faceva Miranda.
Al quarto tentativo Bonny lasciava partire un tiro lento e svogliato, sul quale Ravaglia era attento. Dopo cinque conclusioni sbagliate, era Rowe a rompere il ghiaccio spiazzando Martinez. De Vrij era incaricato di mantenere i nerazzurri in partita e trovava il gol con una bordata che sbatteva sotto la traversa ed entrava. Il penalty decisivo per i rossoblù era sul destro di Immobile, che da specialista trovava l'angolo alto e dava al Bologna la qualificazione in finale.
