Il Brescia si trova ora al centro di una fase cruciale che potrebbe influenzare profondamente il suo destino in Serie B. La settimana che si apre sarà determinante: lunedì 26 maggio, alle 11, è infatti previsto il Consiglio federale che dovrà decidere se attendere eventuali gradi di giudizio prima di dare il via ai play out, e valutare la possibilità di concedere deroghe per l’iscrizione alle società coinvolte nella sospensione degli spareggi, tra cui proprio il club lombardo.
Solo pochi giorni dopo, giovedì, il Brescia si presenterà davanti al Tribunale Federale Nazionale a Roma per il primo verdetto sportivo. Questo pronunciamento ufficiale stabilirà i punti di penalizzazione da infliggere al club, che, per voce della società, si dice pronta ad accettare anche una sanzione di -8 punti da scontare però nella prossima stagione 2025-26 in Serie B.
Nel frattempo, il Brescia ha voluto fare chiarezza e respingere con fermezza alcune notizie diffuse nei giorni scorsi, in particolare un articolo datato 23 maggio, successivamente ripreso da altri media, che accusava il club di aver ignorato un avviso di irregolarità fiscale risalente a marzo. Il club ha definito queste affermazioni «inesatte, fuorvianti e non corrispondenti al vero», specificando di non aver mai ricevuto tale comunicazione.
Il comunicato del Brescia
"Con riferimento all’articolo dal titolo “Brescia giorni caldi” pubblicato venerdì 23 maggio 2025 dalla Gazzetta dello Sport e successivamente riportato da altre testate giornalistiche, desideriamo esprimere il nostro fermo dissenso e procedere a una netta smentita delle informazioni ivi riportate, inesatte, fuorvianti e non corrispondenti al vero.
In particolare, viene scritto che Brescia Calcio avrebbe ricevuto un avviso già nel mese di marzo di irregolarità a cui 'non diede peso'.
Facciamo presente che tale notizia è destituita di qualsiasi fondamento.
Brescia Calcio ha ricevuto allo stato uno 'schema d’atto' (primo e unico atto) da parte dell’Agenzia delle Entrate solo in data 9 maggio 2025, atto che costituisce solo l’apertura di un contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate e neppure ha natura di formale contestazione e Brescia Calcio, tramite i propri legali, ha già presentato tempestive osservazioni tecniche e si è dichiarata pronta a definire ogni contestazione con successiva surroga anche sotto tale profilo nei diritti restitutori in danno della società che ha truffato il club.
Peraltro, al di là di quanto erroneamente riportato su più testate giornalistiche, Brescia Calcio risulta in regola con il pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps e definirà secondo legge le contestazioni avanzate dal Fisco con riguardo non a detti aspetti che sono regolari, ma ai crediti acquistati che sono stati contestati e ha già avviato tutte le azioni di tutela in ogni sede competente.
Invitiamo pertanto le testate giornalistiche che hanno ripreso tale notizia a rettificare quanto scritto".
Con i riflettori puntati sulle prossime decisioni del Consiglio federale e del Tribunale, il Brescia affronta questa delicata fase con l’intenzione di salvaguardare al meglio la propria posizione sportiva e fiscale, mentre l’intero ambiente della Serie B segue con grande attenzione gli sviluppi.