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Serie B, agguato al pullman del Palermo al rientro da Cittadella: la società prende posizione

La curva dei tifosi del Palermo
La curva dei tifosi del PalermoGabriele Maricchiolo/NurPhoto
La quarta sconfitta nelle ultime cinque partite ha scatenato la contestazione della tifoseria con lancio di petardi contro il mezzo che riportava i giocatori in città dall'aeroporto. La società sicula ha emesso un comunicato stampa per denunciare l'accaduto.

Un vero e proprio agguato quello dei tifosi del Palermo all'autobus dei giocatori e dello staff tecnico. Un agguato avvenuto questa notte in seguito al rientro della squadra rosanero da Padova, dove era arrivata nel recupero la sconfitta per 2-1 contro il Cittadella. Secondo la stampa locale circa 100 supporter della compagine isolana hanno lanciato petardi, bombe carte, fumogeni e altri oggetti contundenti.

Un assalto che è stato effettuato nel tragitto dall'aereoporto Falcone-Borsellino alla città, obbligando così l'autista dell'autobus a rientrare in aeroporto. Da lì, poi, alcuni calciatori e il tecnico Dionisi avrebbero fatto ritorno alle proprie abitazioni in taxi. 

La società rosanero ha diffuso stamani un comunicato stampa per denunciare l'accaduto: "Il Palermo FC intende condannare duramente l’agguato di ieri notte al pullman con a bordo calciatori, staff e dirigenti della Prima Squadra nel tragitto tra l’Aeroporto Falcone Borsellino e il Palermo CFA. Il Club ha sempre rispettato ogni forma civile di contestazione da parte della tifoseria. Questo inquietante episodio offende non solo la dignità delle persone, ma anche la reputazione del Palermo FC e della sua comunità, della Città di Palermo e dei palermitani".