La Salernitana non si arrende e porta avanti la sua battaglia su due fronti: giustizia sportiva e giustizia ordinaria. Secondo quanto riportato da SalernoToday, il club campano ha presentato ufficialmente un ricorso al Tar del Lazio.
Al centro del contendere c’è la presunta irregolarità dei playout, disputati contro una squadra diversa da quella inizialmente designata. Da qui la richiesta di risarcimento danni e la proposta di una Serie B a 21 squadre con il conseguente ripescaggio della Salernitana.
L'antefatto
I fatti risalgono al 19 maggio, quando la Salernitana avrebbe dovuto affrontare il Frosinone allo stadio Arechi. Tuttavia, il giorno prima, la Lega B ha sospeso la gara senza, secondo la società granata, fornire documentazione concreta sul deferimento del Brescia.
Il club del presidente Iervolino ritiene di aver subito un danno competitivo e prosegue dunque la propria azione legale anche dopo il no già ricevuto dal Collegio di Garanzia del Coni, che aveva rigettato la richiesta di ripescaggio. La nuova strategia punta quindi al tribunale amministrativo per ottenere giustizia.
La posizione della Figc
Intanto, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, intervistato da Il Mattino, ha precisato il ruolo degli organi competenti: "L’organizzazione del campionato è compito della Lega B e il presidente Bedin ha avvisato la Salernitana. In seguito, ho parlato direttamente con il presidente Iervolino e ho ricevuto in Federazione l’amministratore delegato Milan, proprio per informarli e spiegare le decisioni. Capisco la frustrazione, ma le regole vanno rispettate. Il playout si doveva giocare. La Salernitana ha presentato un’unica richiesta, cercando di sfruttare la situazione per chiedere una Serie B a 21 squadre, cosa che le norme non consentono".
Gravina ha poi aggiunto parole dure: "Mi dispiace per quanto accaduto in una realtà così importante del nostro calcio. Ho avuto l’impressione che qualcuno abbia cercato un pretesto per giustificare il mancato raggiungimento dell’obiettivo, che era alla portata. È irresponsabile cercare colpe altrove e alimentare una situazione già tesa. Le immagini viste all’Arechi non rendono giustizia alla storia e alla dignità della Salernitana".