Massimo Cellino rompe il silenzio e affida al Giornale di Brescia un duro sfogo contro la Federazione, l’attuale gestione del club e la trattativa per la cessione. Il presidente del club lombardo, al centro delle polemiche per la complicata situazione societaria, alza il tiro e attacca: "La Figc si è inventata di notte questo piano per salvare la Sampdoria".
Parole nette anche sul futuro personale: “Io a Brescia non torno più. Non ci metto più piede nemmeno per un caffè. Sono un ex. Il passo adesso però non lo devo fare io, ma chi vuole comprare”.
Cellino ha poi spiegato di non conoscere i dettagli del nuovo gruppo interessato alla società: “Prezzo basso e pagamento dilazionato nel tempo. Le condizioni sono le stesse dell’accordo con Radrizzani, che però si è tirato indietro dopo il caos. Lui o gli altri per me sono uguali. Gruppo Marroccu? Taccio”.
Attacco alla Figc
Secondo Cellino, la responsabilità della confusione ricade in gran parte sulla Federazione: “Non sappiamo se dobbiamo iscriverci in Serie B o in Serie C. E quale banca ci dà fiducia per le fidejussioni? La Figc ha creato questo casino”.
L’imprenditore aggiunge che, in caso di mancata chiusura della trattativa in tempo utile, si farà comunque carico dell’iscrizione: “Metterei io i soldi se il commercialista Gamba o Alfieri ci restituiscono quelli già versati. E intanto abbiamo già pagato 11,8 milioni al Fisco per il debito della Brescia Service di Corioni”.
La questione contributi e la difesa
Cellino difende la sua gestione anche sulla spinosa questione dei contributi: “Mi sono affidato ai crediti d’imposta perché era già stato tutto predisposto dall’ex dg Micheli. Alle 14:30 del 17 febbraio ho solo concluso il lavoro di altri. Per legge, la scadenza dei contributi è un mese dopo quella degli stipendi, ma Covisoc ha voluto ogni dettaglio. Ho pagato tutto lo stesso giorno. Ora mi dici che non va bene? È assurdo. In 35 anni non ho mai saltato una scadenza. Anche stavolta ho pagato tutto. Sono stato truffato”.
Infine, la difesa dell'operazione con Alfieri: “Non è stata una mia iniziativa. Era certificata dalla Banca d’Italia. E comunque, se mai dovessero togliere punti al Brescia, lo facciano nella prossima stagione. Le contestazioni sono state scritte a campionato finito, di notte. Ora c’è anche una sentenza del TAS dalla nostra parte: quella che ha restituito tre punti al Bellinzona per una vicenda simile”.