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Weah prima della grande sfida col Milan: "Sono carico, la Juventus favorita per lo Scudetto"

Timothy Weah
Timothy Weah Alberto Gandolfo/NurPhoto / AFP
L'attaccante bianconero, figlio di un idolo della storia rossonera, ha parlato prima della partita di domani pomeriggio a San Siro. Per lui in Italia il problema del razzismo è più grande che altrove, mentre il suo compagno di nazionale Pulisic, che affronterà in campo, è un vero campione

"Credo nella forza di squadra, nel lavoro del gruppo. Gli infortuni sono penalizzanti, ma non saranno decisivi. Tutti a cominciare dall'allenatore sappiamo di dovere dare il 110%, proprio perché ci sono compagni che non possono giocare. La Juventus è favorita allo Scudetto". Così Timothy Weah in un'intervista rilasciata al Giornale prima del match di domani tra Milan e Juventus a San Siro.

Il figlio d'arte, che potrebbe giocare centravanti per via della mancanza di Dusan Vlahovic, infortunato, ha fatto capire di non aver problemi ad adattarsi all'eventualità: "Preferisco partire dalla fascia sinistra, perché posso rientrare e calciare col destro. Ma gioco dove mi dicono che serve".

Riguardo la grande sfida in programma domani, Weah ha ribadito: "Mi carica. Sono pronto. Lavoro per questo, per dare sempre il meglio. E il ruolo non mi spaventa, ho giocato tante volte centravanti nel PSG, poi fu Emery a spostarmi esterno, per sfruttare la mia velocità".

Le parole di Weah
Le parole di WeahAlberto Gandolgo / NurPhoto / AFP / Stats Perform

Poi, l'attaccante bianconero ha avuto elogi per alcuni rivali rossoneri come Leao e Maignan: "Rafa è un fenomeno, un giocatore fortissimo. Diciamo che da centravanti dovrei scamparmi la fatica di rincorrerlo. Mike è il portiere più bravo della Serie A, uno dei migliori al mondo". Sull'allenatore avversario Fonseca, che ha avuto al Lille, ha poi aggiunto: "Con lui ho lavorato bene, ho un buon ricordo di lui. Spero che lui lo abbia di me". 

Poi, una battuta sui connazionali Pulisic e Musah, che però domani saranno avversari: "Christian è un campione, ha grande qualità ed esperienza, normale che facesse bene. La nostra nazionale è molto forte, vogliamo essere la sorpresa del Mondiale e grazie a giocatori come lui possiamo esserlo". 

Tuttavia, quando gli si chiede chi toglierebbe ai rivali, la sua risposta è secca: "Reijnders! Per me è un calciatore eccezionale, un vero equilibratore per la tutta la squadra. Non lo conoscevo, l'ho scoperto in Italia, l'anno scorso. Ha piede, corsa, testa, completo come pochi". 

I precedenti più recenti tra le sfidanti
I precedenti più recenti tra le sfidantiFlashscore

In seguito, Weah dà anche il suo parere sul razzismo, che secondo lui in Italia è più visibile che in Francia: "Gli stadi italiani sono peggiori. Ricordo bene cosa è capitato a Maignan un anno fa, ma gli episodi sono anche altri, meno conosciuti. Fuori, personalmente non ho mai vissuto esperienze negative, ma io sono visto innanzi tutto come un calciatore". 

Infine, una battuta sulla sua relazione con papà George: "So che è un mito, anche se l'ultima volta che è venuto a Torino, siamo usciti e dei tifosi hanno chiesto il selfie a me e non a lui, erano giovani e non l'avevano riconosciuto. Ci sentiamo sempre, guarda tutte le mie partite insieme con la mamma. Se segno domani a San Siro, chiamo prima lei".