Cercava risposte importanti il Napoli, dopo una sosta che aveva alimentato tanti retropensieri sulla situazione attuale di squadra e ambiente. E la sfida contro la nuova Atalanta targata Raffaele Palladino si presentava come un banco di prova subito di un certo peso. Antonio Conte, che si era allontanato fisicamente dalla città per staccare la spina, ripartiva da una difesa a tre che in situazioni estreme lo aveva spesso aiutato.
Con Hojlund in punta e David Neres e Lang al suo fianco, gli azzurri sono partiti alzandosi spesso e velocemente in pressing, e dopo il quarto d'ora sbloccavano l'incontro. Un taglio di Di Lorenzo largo a destra veniva trasformato in imbeccata di prima dal centravanti danese: sulla corsa Neres si involava per entrare in area e fucilare di giustezza Carnesecchi.
Doppio scatto
Senza centravanti fisso, ma con De Ketelaere e Lookman pronti ad accendersi dalla trequarti in su, i nerazzurri reagivano dopo lo svantaggio alzando il baricentro, e passata la mezz'ora prima il belga e poi Pasalic cercavano la conclusione dal limite dell'area ma senza trovare il bersaglio. Chi però era caldissimo era Neres, che al 39esimo raccoglieva un filtrante veloce di McTominay per tagliare dall'altro lato del campo e calciare un diagonale velenoso che non lasciava scampo al portiere avversario.
Non contenti, gli azzurri acceleravano anche a fine primo tempo, quando una bella combinazione tra Neres e Hojlund portava Di Lorenzo a un cross di sinistro per l'accorrente Lang, che sotto misura di testa centrava Carnesecchi, che però era ben dietro la linea di porta.
Reazione ospite
Rabbioso al punto giusto, il Napoli approcciava la ripresa con dinamismo, e dopo meno di un minuto solo un'ottima reazione di Carnesecchi negava il gol a McTominay, che aveva calciato una sassata da dentro l'area ma piuttosto defilato. Dopo una punizione dello scozzese forte ma centrale, i bergamaschi trovavano finalmente la reazione: prima De Ketelaere si districava bene ma poi calciava fuori da buona posizione. E poi il neo entrato Scamacca si liberava bene in piena area e calciava al volo in rete su cross di Bellanova.
Ovvia conseguenza dell'avvicinamento orobico era la maggiore intensità degli attacchi ospiti, che al 64esimo pervenivano quasi al secondo gol con un sinistro di CDK che usciva di pochissimo. Scamacca, in grande spolvero, costringeva poi Milinkovic-Savic a una bella discesa a terra per evitare il secondo gol avversario, a conferma del bel momento dei lombardi, che iniziavano a crederci.
Per gli azzurri calava il buio quando Hojlund doveva abbandonare il campo per un problema muscolare, facendo entrare Lucca. Ma il forcing bergamasco non calava, e l'entrata di Samardzic aumentava la potenza offensiva degli ospiti, con Lookman che testava i riflessi di Milinkovic con un destro secco ma centrale da oltre venti metri.

Scamacca si avvitava poi bene ma senza inquadrare il colpo di testa, e poco dopo un corner azzurro da sinistra impegnava Carnesecchi in un intervento poco ortodosso ma funzionale per evitare gol. Gli ultimi minuti vedevano gli orobici provarci soprattutto con azioni sulle fasce laterali, oltre a un tentativo isolato di Lucca che non trovava la porta. Ci provava per ultimo Zalewski, ma senza fortuna. Ed era così trionfo per gli azzurri, che ritrovavano vittoria e primo posto.
