Udinese-Atalanta
Non la solita Atalanta quella vista nello 0-0 in Friuli, e Gian Piero Gasperini ai microfoni di DAZN è d'accordo: "Sì, sono d’accordo. Abbiamo incontrato una squadra molto forte fisicamente e intensa, e questo ci ha messo in difficoltà. Nel primo tempo abbiamo subito tanto, anche rischiando in alcune occasioni. Nel secondo tempo, invece, siamo migliorati, riuscendo a contenere meglio i loro attacchi. Non è stata la nostra solita Atalanta, ma considero questo punto comunque positivo."
Una gara non eccezionale dal punto di vista del collettivo e non dei singoli: "Nel primo tempo ci mancava la capacità di reggere il loro ritmo e recuperare palla, cosa che ci ha impedito di proporre il nostro gioco. Nel secondo tempo abbiamo alzato il livello, ma non abbastanza per essere pericolosi. Anche chi ha avuto difficoltà con il pallone ha dato il massimo in fase difensiva. Lookman e De Ketelaere, per esempio, hanno lavorato molto per la squadra, anche adattandosi a ruoli che non esaltano le loro caratteristiche. Questo spirito di sacrificio è importante e dimostra il carattere del gruppo."

Forse è mancato un riferimento in area: "Sì, può essere. Avere una punta fisica avrebbe potuto aiutarci in alcune situazioni, ma il problema principale è stato che, complessivamente, non siamo riusciti a reggere la loro intensità. Questo ci ha penalizzati sia in fase difensiva che offensiva. È una cosa che dobbiamo valutare."

Runjaic su Sanchez, Kristensen e Solet
Poi Kosta Runjaic, tecnico dell'Udinese: "Penso sia stata un'ottima partita. Abbiamo lavorato tanto per questa gara e sapevamo di affrontare una squadra molto attrezzata. Posso ritenermi davvero soddisfatto dei risultati ottenuti step dopo step".
Il tedesco si è soffermato sui singoli: "Sanchez deve ancora trovare la sua forma migliore, oggi ha giocato 80 minuti ma siamo convinti che arriverà a un livello sempre più alto e questo sarà un vantaggio per la squadra. Kristensen è un giocatore di alto livello, che cresce di partita in partita come tanti altri. Solet ha avuto un rendimento sempre migliore, ci sarà molto utile per la conduzione di palla nel nostro gioco."
Empoli-Lecce
"Io ritengo che ogni partita rappresenti una storia a se, domenica magari avremo altre difficoltà e la racconteremo col senno di poi. So che è difficile l’obiettivo salvezza per noi e per le altre. Il risultato di oggi ci permette di stare insieme a diverse altre squadre dove non puoi permetterti nulla ma si è sulla linea di galleggiamento. Perdere qui oggi sarebbe stato difficile da gestire".
Così Marco Giampaolo in conferenza stampa dopo la fondamentale vittoria ottenuta sul campo dell'Empoli, col risultato di 1-3.
D'Aversa: "Mi prendo la responsabilità e ho poco da rimproverare ai miei ragazzi"
Poi Roberto D'Aversa: "Nel primo tempo ho semplicemente detto di giocare con coraggio e anche sbagliare con personalità senza tornare indietro quando si poteva concludere. Abbiamo perso duelli e concesso delle ripartenze, una squadra che si deve salvare è normale che non vince, oggi abbiamo concesso anche ripartenze da situazioni favorevoli per noi. Quello che determina il risultato è come affronti la partita nella determinazione, loro sono stati bravi nel colpirci in più circostanze, Seghetti è stato bravo in due circostanze. Le difficoltà le creiamo noi stessi quando entriamo in campo da squadra che si deve salvare”.
"Non mi aspettavo la complessità nel primo tempo, ma abbiamo avuto la possibilità di pareggiare nell’immediato. Quando facciamo errori gli altri ci castigano, oggi potevamo pareggiare immediatamente, dare uno scossone".
Su Ismajli, uscito per infortunio: "Ha avuto un intervento in settimana, è un ragazzo che va solo elogiato, dà tutto. Il suo spirito nel primo tempo ha rispecchiato il resto della squadra. Non può essere un singolo giocatore a trasmettere l’atteggiamento".
D’Aversa conclude con un commento generale sul momento negativo: "A prescindere dal primo tempo di oggi, io mi prendo la responsabilità e ho poco da rimproverare ai miei ragazzi. Io non parlo di assenze e panchina corta ma ci deve essere un quadro ben chiaro del nostro obiettivo, noi più che lavorare nel quotidiano non possiamo fare. Del primo tempo sono responsabile io, ma l’atteggiamento giusto serve per l’obiettivo. La salvezza sarà un miracolo, non bisogna dimenticarlo".