Igor Tudor si gode il secondo successo nelle sue prime tre uscite alla guida della Juventus, con il 2-1 rifilato al Lecce firmato dalle reti di Koopmeiners e Yildiz. In conferenza stampa, il tecnico croato ha commentato così la prestazione dei suoi: "Abbiamo finito male, dopo la palla persa da Thuram è venuto fuori un po' di nervosismo però abbiamo fatto una bella gara per 70/80 minuti. Va bene così, siamo contenti e andiamo avanti".
"Mi dispiace non fare giocare tutti, ma io devo fare delle scelte. Oggi i cambi non mi sono piaciuti. Non mi sono piaciuti. Il calcio non è più come prima con i cinque cambi. Qua cambia tutto. Loro devono cambiare il modo di pensare da titolare o non titolare. Oggi non mi sono piaciuti come sono entrati. Bisogna crescere in fretta e le scuse possono averle tutti, ma alla fine la cosa più importante è la squadra".
Il mister dei bianconeri ha anche offerto un giudizio sulle prestazioni di Koopmeiners e Vlahovic: "A Koop serviva un gol, vedo una gamba diversa e anche la testa. Dusan ha fatto una gara di sacrificio, gli è mancato il gol: di solito la mette dentro ma oggi purtroppo è andata così".
Ha trovato una Juventus un po' spenta sul piano fisico? "Dal punto di vista psicologico era un brutto momento, su quello fisico dipende dalle richieste di un allenatore. Per il calcio che piace a me con ritmo ci vuole una preparazione fisica particolare poi a calcio si può vincere in tanti modi, ognuno può scegliere il suo".

Il gol del 2-0 ricorda le trame di gioco fatte vedere da Thiago Motta in precedenza, più al Bologna che alla Juve. Per Tudor, però, non esiste nessun paragone: "Non mi piace fare paragoni con nessuno, soprattutto con allenatori che sono stati qua non penso sia gentile: è stato un bellissimo gol, questo sì. Abbiamo fatto degli allenamenti per sviluppare il gioco sulle fasce, aiutando i giocatori a trovarsi meglio".
Si può sognare già per il prossimo campionato? "Rispondo sempre uguale, sono felice e alleno la Juventus preparando l'allenamento di domattina".
Giampaolo: "Ci sono alcune decisioni arbitrali su cui recriminare"
"Abbiamo subito gol dopo un minuto, è saltato il piano A che era quello di pressare alto per tenere la Juve lontana dalla nostra area. Ce la siamo complicata subito, abbiamo rimesso le cose a posto tra i due tempi restando più compatti. Siamo stati bravi, ci sono un paio di cose su cui recriminare, al netto del fatto che la Juventus è una squadra forte. E mi riferisco ad alcune decisioni arbitrali". Così invece Marco Giampaolo, allenatore del Lecce, che ha espresso tutto il proprio rammarico al termine del match, commentando la sesta sconfitta consecutiva incassata dalla formazione salentina.
"La partita è stata difficilissima, ma la squadra non è affondata restando attaccata alle piccole cose e alla fine è mancato poco per trovare il pareggio. Siamo stati penalizzati nelle piccole cose".

Sul piano tattico, Giampaolo ha analizzato la scelta della difesa a tre schierata all'Allianz Stadium, una soluzione che potrebbe essere riproposta anche nelle prossime uscite: "La Juventus ha cambiato modo di giocare, ha tanti giocatori bravi negli spazi e dovevamo coprire meglio il campo. Era già deciso dall'inizio della settimana che avremmo giocato così. Oggi le partite sono tutte diverse, è una soluzione che possiamo riproporre in alcune situazioni. L'aspetto più importante è stato questo: non era facile, invece i ragazzi sono stati bravi a rimanere lì".
Il mister dei giallorossi ha concluso parlando della sostituzione di Krstovic, sostituito un po' a sorpresa all'intervallo: "L'ho visto molto nervoso, nel primo tempo gli hanno fischiato un fallo a sfavore ma c'era un fallo evidente di Veiga su di lui. Per questo ho deciso di sostituirlo".