Arriva un pari a reti bianche nel primo Derby della Mole giocato sulla panchina della Juventus. Il tecnico ai microfoni di Dazn analizza il match: "Quando c'è tutta quella densità nell'altra metà campo, bisogna alzare il livello di qualità e la velocità della palla nei passaggi normali può fare la differenza. Noi su questo dobbiamo sicuramente migliorare. Non siamo riusciti a fare giocate del livello che siamo, su questo dobbiamo lavorare. Un po' di stanchezza in qualcuno si è vista, ma sono molto contento della squadra perché ci ha provato per tutta la partita pur prendendo un paio di ripartenze. Per loro è stata complicata, abbiamo fatto quello che dovevamo fare".
La Juve è migliorata con i cambi, specie l'ingresso di Zhegrova, ma anche David al posto di Vlahovic: "Dentro l'area, David è molto bravo. Vlahovic aveva un problemino alla schiena e ha avuto coraggio a fare una partita come ha fatto. Cominciava ad essere stremato quando l'ho tolto. David è un calciatore da quei minuti lì, ma non siamo riusciti a trovare lo spunto".

Spalletti spiega anche un siparietto con Colucci durante il match: "Colucci lo conosco da moltissimo tempo, come il suo allenatore. Gli ho solo detto che c'è stato un calciatore dalla panchina che ha fatto finta due volte di darci la palla. Gli ho detto di evitare, che poi con le immagini si vede".
"Zhegrova ha la follia di tirare fuori. cose che non sa nemmeno lui"
In conferenza stampa il tecnico della Juventus va oltre: "Arrivo alla sosta con una conferma, queste tre gare non mi hanno fatto cambiare idea sulla squadra - il primo mini-bilancio dopo le sue prime tre partite - abbiamo appreso conoscenze: si ha la possibilità di cambiare modulo e magari giocare con le due punte, dispiace non aver presto tre punti in questa sfida ma ci abbiamo provato e non posso appuntare nulla ai calciatori".
Zhegrova ha mandato segnali importanti quando è subentrato: "Il ragazzo è svelto e sveglio, può diventare una spina nel fianco perché ha questa follia di tirare fuori cose che non sa nemmeno lui: è un po' come Yildiz, ha cartucce importanti da sparare" dice l'allenatore sul fantasista.
Di Gregorio: "Un pareggio che ci sta stretto"
Michele Di Gregorio ha blindato la sua porta, ma la squadra non è riuscita a vincere: "Penso che sia mancato soltanto il gol, ho visto una grande prestazione e un grandissimo Paleari - commenta l'estremo difensore bianconero - ed è mancato solo quello: è un pareggio che ci sta stretto, la mia parata su Adams mi strappa un sorriso ma solo la vittoria ci avrebbe reso davvero felici". La squadra era reduce dalle fatiche di Champions: "Nello spogliatoio scuse e alibi non entrano mai, siamo la Juve - risponde il portiere - ed è bello giocare tante partite: la stanchezza poteva esserci ma nessuno ha mollato, ci abbiamo provato fino all'ultimo".
Anche questa volta, il commissario tecnico Gattuso non lo ha chiamato in Nazionale: "L'azzurro è un sogno per tutti, posso fare un in bocca al lupo a Caprile e io penso solo alla Juve" conclude in conferenza stampa.
