La Lazio di Baroni ritrova la vittoria dopo la pesantissima sconfitta all'Olimpico contro l'Inter e aggancia momentaneamente proprio i nerazzurri al terzo posto. Un volenteroso Lecce non riesce così a far punti e resta pericolosamente nelle zone basse della classifica al quattordicesimo posto.
I biancocelesti sembrano aver cancellato dalla memoria il ko dell'Olimpico sin dalle prime battute, anche se contro hanno una squadra che prova a reagire colpo su colpo. La prima occasione per la Lazio è firmata da Lazzari, che su cross basso di Tavares prova la conclusione dal limite che non sorprende Falcone.
I padroni di casa provano a reagire con Tete Morente, che dopo un calcio d'angolo colpisce al volo impegnando Provedel. È la Lazio però a farsi sempre più pericolosa con Coulibaly costretto a salvare dopo una conclusione di Dia toccata da Isaksen, e lo stesso danese si rende pericoloso poco più tardi provando a sfruttare una bella palla di Castellanos ma Falcone blocca sicuro.
Il veleno in coda
Quando le due squadre sembrano dover andare al riposo sullo 0-0 la partita subisce una svolta: contropiede della Lazio con Castellanos che va al tiro due volte, sulla prima è bravo Falcone a respingere, sulla seconda a botta sicura si oppone invece Guilbert con una mano. Espulsione e calcio di rigore per i biancocelesti che lo stesso Castellanos non sbaglia: Lazio in vantaggio al Via del mare al termine del primo tempo.

Orgoglio Lecce
Sembra fatta per la squadra dell'ex Baroni, in vantaggio di un gol e di un uomo, ma nella ripresa il Lecce butta in campo l'orgoglio e dopo solo cinque minuti trova il pareggio con una bella conclusione di Tete Morente che sbuca da una selva di uomini e buca Provedel.
La Lazio deve così ricominciare tutto da capo e prova, forte della superiorità numerica, ad assediare l'area del Lecce, che però si difende con ordine e prova anche a ripartire quando può. Gimapaolo prova a inserire forze fresche sostituendo Krstovic con Rafia con Pierret.
Al 64' Castellanos trova Dia che mette dentro, ma l'ex punta del Girona era in posizione irregolare e il gol viene annullato. Nella speranza di trovare il jolly per aprire la retroguardia salentina Baroni si gioca anche la carta Pedro che rileva proprio Dia, oltre a Tchaouna che prende il posto di Isaksen.
Il gol che non ti aspetti
La Lazio inizia così a spingere, ma la difesa del Lecce è impeccabile. Baroni per il forcing finale passa così a un 4-2-4 inserendo anche Noslin per Zaccagni e Marusic al posto di Lazzari. Proprio il terzino montenegrino riesce a trovare la conclusione vincente all'87' che porta in vantaggio la Lazio. Dopo il gol Guendouzi si lamenta di essere stato colpito da un sasso dalle tribune e porta il reperto al quarto uomo, ma la partita riprende.
Il Lecce prova rabbiosamente a gettarsi in avanti e Kaba nel finale prende la traversa di testa, poi Pierotti manda a lato il tap-in. L'ultima occasione per i pugliesi è di Tete Morente, che prova la conclusione che finisce di poco alta.
Non c'è però più tempo per un orgoglioso Lecce di trovare un nuovo pareggio. La squadra di Giampaolo deve così arrendersi nonostante una grande partita di fronte alla Lazio che trova una vittoria difficile e preziosa con l'uomo meno atteso.
