Sassuolo-Roma
In una sfida sulla carta ostica a Reggio Emilia, Gian Piero Gasperini si presentava nuovamente con Dybala falso nueve, ma a iniziare meglio era il Sassuolo che prima di testa con Thorstvedt e poi con Fadera andava vicino al gol. Sulla seconda conclusione era fondamentale l'intervento del solito Svilar.
Il break arrivava al quarto d'ora, quando Ndicka rubava un pallone sulla trequarti e serviva Dybala, che ispirava l'ingresso in area di Cristante, il cui destro veniva ribattuto da Muric. Sulla respinta, però, la Joya era pronta a calciare di destro e trovare la rete del vantaggio iniziale. Una rete con dedica speciale alla sua compagna, Oriana Sabatini, in dolce attesa.
Una volta sotto, gli emiliani hanno però provato a reagire, e sempre con Thorstvedt, che di testa girava troppo su una punizione da destra di Berardi. A fare la differenza era comunque Dybala, che ogni volta che toccava palla creava pericoli, come dopo la mezz'ora quando lanciava in modo delizioso Cristante in profondità, provocando l'ottima uscita di Muric. L'argentino faceva anche urlare i tifosi giallorossi su una punizione che dava l'illusione del gol.
All'inizio della ripresa i neroverdi aumentavano i giri, mettendo sotto i capitolini. Dopo cinque minuti, vista la tendenza negativa, Gasp inseriva Dovbyk per Bailey, onde captare più palloni in avanti. E lo stesso ucraino ci provava di testa sfiorando il palo su un cross di Cristante dopo l'ora di gioco. La pressione del Sassuolo aveva meno forza col passare del tempo, e i subentrati Soulé e Pellegrini confezionavano l'azione nella quale il 7 giallorosso, peraltro ex dell'incontro, colpiva il primo palo.

Gli ultimi venti minuti vedevano i giallorossi in maggior controllo, con Wesley, dirottato a sinistra, che faceva il bello e il cattivo tempo andando due volte vicino al gol. Il brasiliano era scatenato sull'altro lato, e all'80esimo fabbricava un cross perfetto per Celik, il cui colpo di testa andava alto.
L'ex Flamengo non si fermava più e all'83esimo aveva a disposizione la palla del raddoppio, ma il suo piattone era troppo esterno. Il recupero di cinque minuti vedeva gli emiliani provarci col cuore, ma senza concretezza, mentre la Roma resisteva strenuamente e si avvicinava anche al raddoppio due volte con Pellegrini. Alla fine i giallorossi portavano a casa tre punti che significano nuovamente primo posto insieme al Napoli. Con la firma indelebile e leggiadra di Dybala.
Verona-Cagliari
Prima occasione per Borrelli, che calcia alto dopo essere stato lanciato. Poi ci provava Gaetano, il cui tiro veniva sfiorato il giusto da Montipò. Il primo acuto deciso, però, era dei veneti, che al 23esimo trovavano la rete del vantaggio con una testata precisa di Gagliardini, che girava nell'angolo lontano una punizione di Giovane.
Dopo aver sbloccato l'incontro, il Verona prendeva molta fiducia, e dopo la mezz'ora solo un doppio intervento spettacolare di Caprile negava il raddoppio, con Serdar che vedeva il suo tiro deviato sulla traversa e poi l'ex portiere napoletano che respingeva subito dopo anche la ribattuta da vicino di Orban.
Nel secondo tempo i veneti legittimavano un certo dominio, e al quarto d'ora trovavano il secondo gol dopo un bel contropiede nel quale Giovane si involava sulla destra per poi innescare Orban, il cui destro secco infilava Caprile. La reazione del Cagliari arrivava sotto forma di una gran botta di Idrissi, ben servito da Obert.

Al 92esimo, poi, una giocata di Pavoletti permetteva all'altro subentrato Felici di smarcarsi sulla sinistra e trovare un corridoio precisissimo per il gol del 2-2, che valeva una splendida rimonta per gli isolani. Enorme, invece, il rammarico per i veneti, che hanno sciupato il doppio vantaggio a un quarto d'ora dalla fine.
