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Serie A, un'Inter straripante sbanca l'Olimpico e torna a minacciare Atalanta e Napoli

Barella festeggia dopo il gol dello 0-3
Barella festeggia dopo il gol dello 0-3Marco Rosi - SS Lazio / GETTY IMAGES EUROPE / AFP
Quasi dominata dal palleggio della Lazio nei primi trenta minuti di gioco, la squadra di Simone Inzaghi si è poi sbloccata con un rigore di Calhanoglu. Dopo quel momento ha acceso il motore ed è esplosa in una goleada firmata da sei marcatori diversi

Una squadra determinata a confermare il suo bel momento e un'altra convinta di potersi imporre in ogni stadio d'Italia. Da un lato la Lazio, accompagnata dai suoi tifosi, e dall'altro l'Inter. La sfida che ha chiuso la 16esima giornata di campionato aveva le migliori premesse. E i primi minuti, seppur senza occasioni concrete, sono stati infatti caratterizzati da un certo dinamismo, soprattutto da parte della squadra di casa. Gli uomini di Baroni, infatti, hanno cercato fin da subito di fare la partita.

La prima vera fiammata arrivava al 22esimo, quando dopo una discesa di Rovella il pallone arrivava in mezzo dopo Noslin, oggi titolare per lo squalificato Castellanos, colpiva in modo disordinato. Mentre Zaccagni si dilettava in una serie di giocate di classe come uno slalom che veniva chiuso solo da una diagonale di Dimarco, gli ospiti si affidavano ai calci piazzati, con Calhanoglu a fare da catapulta. La punizione del turco al 35esimo provocava un corner dal quale De Vrij siglava in mischia il gol poi annullato per fuorigioco di Lautaro. Ma dopo una revisione del Var, veniva concesso un calcio di rigore per mano di Gigot, entrato poco prima per l'infortunato Gila, nella stessa azione. Dagli undici metri il metronomo turco non tremava, raggiungendo i 48 gol in Serie A e sbloccando il risultato.

Era il morso del biscione che tramortiva l'aquila e dopo poco iniettava un'altra dose di veleno. Dopo una giocata sontuosa spalle alla porta di Lautaro, Dumfries si involava sull'out destro, dal quale pescava in modo dolce l'accorrente Dimarco, il cui sinistro di piatto infilava Provedel e gelava ulteriormente l'Olimpico. Gli oltre diecimila tifosi interisti si facevano sentire in un finale di primo tempo nel quale il cinismo dei suoi aveva rivoltato l'andamento di un incontro fino a quel momento giocato meglio dai padroni di casa. 

Il secondo tempo iniziava con la stessa dinamica, come a voler prolungare il gran momento dell'Inter, che al 52esimo chiudeva la partita. E la modalità era di quelle scintillanti: un destro di contro balzo di Barella da fuori area a lasciare di sasso Provedel e l'Olimpico sul quale due minuti dopo piombava il buio dopo il gol di testa di Dumfries, arrivato di gran carriera su un tagliante perfetto di Bastoni a incrociare.

Il sipario era ormai calato quando al 77esimo anche il subentrato Carlos Augusto si sommava alla festa del gol, approfittando di un filtrante di Dimarco. Mesta e rassegnata, la Lazio non riusciva neanche a evitare il sesto centro firmato da Thuram al novantesimo. Partita in sordina ma poi capace di accendersi, la squadra di Inzaghi ha dimostrato di essere un diesel che quando ingrana è inarrestabile. E adesso, dopo questi tre punti, si porta a un solo punto dal Napoli e a due dall'Atalanta. E con una partita da recuperare. 

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform