La penultima giornata di Serie A ha confermato una suspense palpabile fino all’ultimo secondo, con un doppio confronto che ha acceso i riflettori su una lotta Scudetto destinata a infiammare gli animi fino all’ultimo istante.
Da una parte, l’Inter di Simone Inzaghi, capace di strappare un pareggio in rimonta contro la Lazio (2-2); dall’altra, il Napoli di Antonio Conte, frenato sullo 0-0 a Parma ma saldo in vetta con un solo punto di vantaggio.

Altalena di emozioni e di classifica
I nerazzurri hanno messo in mostra una resilienza straordinaria, rispondendo colpo su colpo alla doppietta di Pedro, protagonista indiscusso del match, mantenendo viva la fiammella della speranza per il titolo.
Il rimpianto si chiama Arnautovic: le sue occasioni nei minuti finali avrebbero potuto ribaltare il destino della classifica, proiettando l’Inter in cima al tabellone.
Mentre San Siro oscillava tra gioie e delusioni, al Tardini il tempo sembrava essersi fermato. Il rigore concesso al 96’ a David Neres ha fatto tremare tifoserie e cuori, ma la speranza azzurra si è infranta con la decisione del VAR di annullare la massima punizione per un fallo precedente di Simeone.
Il Parma tiene duro e strappa un pareggio che, sommato al risultato di Milano, lascia tutto invariato: il Napoli resta in vetta con un solo punto di vantaggio, detentore del destino Scudetto nelle proprie mani.
Di fatto, come per gran parte della stagione, saranno le ultime due squadre campioni d’Italia a contendersi il titolo all’ultimo respiro: a Conte il merito di aver rilanciato con rapidità una squadra apparsa in difficoltà dopo l’era Spalletti; a Inzaghi, invece, il plauso per aver plasmato un gruppo solido e maturo, pronto non solo a lottare per lo Scudetto, ma anche a giocarsi il tutto per tutto nella finalissima di Champions League del 31 maggio.
Inter a Como, con lo sguardo fisso sul Napoli
Ora l’attenzione è rivolta con trepidazione a venerdì 23 maggio, giorno dell’ultimo atto decisivo di una stagione che ha già scritto pagine indimenticabili. Inter e Napoli si preparano a un confronto, seppur distante, al calor bianco, un duello in cui ogni dettaglio, ogni gesto, ogni respiro potrebbe fare la differenza.
Per i nerazzurri, una vittoria rappresenterebbe la consacrazione di una rimonta epica, a condizione però che i partenopei non raccolgano punti o pareggino. Per il Napoli, invece, sarà la sfida di difendere un cammino pressoché impeccabile, con la freddezza di chi conosce il peso della gloria, conquistata appena due anni fa.
Sulla carta, il banco di prova più arduo è quello che attende l’Inter: priva del controllo sul proprio destino, dovrà mettere in campo tutta la forza d’animo e la qualità tecnica per imporsi sul campo del Como, squadra tenace e orgogliosa, capace di collezionare davanti al proprio pubblico 8 vittorie, 5 pareggi e 5 sole sconfitte in 18 partite di Serie A, con una striscia di 6 gare casalinghe senza sconfitte.
Da non dimenticare che proprio al Sinigaglia il Napoli ha subito una battuta d’arresto per 2-1. Un avversario che non conosce resa, pronto a mettere in seria difficoltà una formazione nerazzurra che in trasferta ha raccolto 10 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte.

Dall’altra parte, il Napoli si affida al calore del Maradona per piegare un Cagliari rinvigorito dalla recente conquista della salvezza. Un traguardo che, se da un lato potrebbe alleggerire la pressione dei sardi, dall’altro rende la sfida una battaglia autentica per una squadra azzurra che si gioca l’intera stagione in una partita di vita o di morte. Il Napoli, imbattuto da 8 partite contro il Cagliari (5 vittorie e 3 pareggi), punta a prolungare una striscia casalinga senza sconfitte che dura da 10 gare, mentre i rossoblù inseguono la prima vittoria contro gli azzurri dal settembre 2019.
Possibile sfida extra per il Tricolore
Rimane viva anche l’ipotesi di uno spareggio Scudetto, scenario che potrebbe concretizzarsi se l’Inter dovesse pareggiare a Como e il Napoli non riuscisse né a vincere né a strappare un pareggio al Maradona, sancendo così una perfetta parità in vetta alla classifica. In quel caso, lunedì 26 maggio, si disputerà un’ultima sfida supplementare su campo neutro, destinata a scrivere il capitolo finale di una stagione vissuta sul filo del rasoio, con un epilogo quanto mai incerto e carico di pathos.
Non sarà solo tattica o tecnica a decidere questo campionato: a fare la differenza saranno la forza dei nervi, l’esperienza accumulata e la capacità di gestire una pressione che rasenta l’incredibile. La Serie A 2024/25 è pronta a scrivere il suo epilogo in una stagione destinata a restare scolpita nella memoria, un’autentica guerra di emozioni che incoronerà il suo legittimo trionfatore.