Manca ormai pochissimo all’inizio della nuova stagione di Serie A. Il 23 agosto prenderanno il via le danze e, come ogni anno, le 20 squadre del massimo campionato italiano si daranno battaglia, ciascuna determinata a centrare i propri obiettivi.
Lotta Scudetto serrata, con il mercato ancora protagonista
La corsa allo Scudetto 2025/26 si preannuncia più intensa che mai. A fare la parte del leone resta il Napoli, campione in carica e protagonista anche sul fronte del mercato, con una rosa praticamente al completo. L’unico nodo è il grave infortunio di Lukaku (clicca qui per saperne di più), che costringe i partenopei a intervenire ancora sul mercato per non lasciare scoperta la fase offensiva.
Alle spalle dei campioni d’Italia, l’Inter di Cristian Chivu si conferma come inseguitrice principale. La squadra nerazzurra, rinnovata ma senza stravolgimenti, mantiene la sua solidità sotto ogni aspetto. Alcuni innesti hanno aggiunto qualità (Bonny, Sucic, Luis Henrique), ma lo scheletro rimane fedele alle abitudini consolidate, garantendo continuità e competitività.

Juventus e Milan rappresentano invece le due incognite della stagione. I rossoneri hanno operato una rivoluzione quasi totale sul mercato, mentre la Juventus ha scelto colpi mirati come David, puntando sulla qualità più che sulla quantità. Resta da sbloccare la situazione di Douglas Luiz e Vlahovic, con la prospettiva di un colpo last-minute come Kolo Muani, in grado di completare una squadra pronta a lottare per le posizioni nobili.
Europa nel mirino: chi riuscirà a centrare l’obiettivo?
Un gradino sotto, l’Atalanta si prepara ad affrontare una stagione di transizione, segnata dalla partenza di Gasperini, dalla cessione di Retegui e dalla rottura con Lookman, oltre a un mercato ancora poco chiaro. Toccherà a Juric, nuovo allenatore, dimostrare capacità e visione: la squadra nerazzurra non ha brillato in precampionato e dovrà colmare alcune lacune per essere competitiva su più fronti. La corsa a un posto in Champions League non concede sconti, e il tecnico croato dovrà agire con decisione sin dall’inizio della nuova era bergamasca, magari con un nuovo centravanti a disposizione.
Dietro le squadre citate sopra, scalpitano Roma, Bologna, Lazio e Fiorentina. La Roma ha affidato la panchina a Gian Piero Gasperini, dando il via a un nuovo ciclo segnato da numerosi acquisti e da un restyling della rosa, ancora incompleta ma destinata a diventare competitiva su tutti i fronti.
Situazione opposta per la Lazio di Sarri, bloccata sul mercato ma comunque in grado di ambire a un posto in Europa grazie a un organico già di buon livello.
Chi ha saputo rinforzarsi con intelligenza sono Bologna e Fiorentina. I felsinei, nonostante le partenze di Ndoye e Beukema, hanno potuto contare sul lavoro certosino di Sartori, mantenendo la squadra al passo con le esigenze della Serie A moderna. La Viola, invece, ha aggiunto un mix equilibrato di esperienza e talento con pedine come Dzeko, Fazzini e Sohm, senza subire perdite significative.
La vera mina vagante della stagione sarà indubbiamente il Como di Fabregas, che parte da outsider ma punta a vivere un’annata storica con l’obiettivo di una qualificazione europea. Grazie ai tantissimi colpi messi a segno (tra cui Morata e il rinnovo del prestito di Nico Paz) la società lariana punta a crescita, continuità e sorprese sul campo.
Incubo retrocessione dietro l'angolo
Nelle zone basse di classifica, la lotta per evitare la Serie B sarà serrata, sempre micidiale sul piano economico e psicologico. Le tre neopromosse dal campionato cadetto (Sassuolo, Cremonese e Pisa) hanno tutte effettuato operazioni interessanti di mercato. A mancare forse ancora qualcosa è la formazione di Gilardino, che ha inserito tra gli altri Aebischer, Nzola e Cuadrado.
La squadra di Fabio Grosso può invece già contare su un organico da Serie A, con giocatori come Berardi e Laurienté pronti a fare la differenza. Anche la Cremonese presenta elementi di qualità, tra cui il ritorno in grigiorosso di Baschirotto e gli arrivi di Pezzella, Grassi, Zerbin e dei giovani Bondo e Terracciano dal Milan. L’unica lacuna resta forse il reparto offensivo, che potrebbe soffrire nel massimo campionato.
Tra le squadre già protagoniste della salvezza la scorsa stagione, Lecce, Parma, Verona e Cagliari sono chiamate a confermare quanto fatto. Alcune, come Parma e Cagliari, hanno puntato su allenatori giovanissimi (Cuesta e Pisacane) per avviare nuovi progetti, mentre Verona e Lecce hanno scelto continuità ed esperienza (Zanetti e Di Francesco).
Per Di Francesco, però, con un mercato sottotono e Krstovic in procinto di partire, sarà necessario un vero e proprio miracolo per evitare la sua terza retrocessione consecutiva.