Chi cercava un po' di spettacolo, sarebbe stato sicuramente deluso dal primo tempo andato in scena all'Olimpico tra Lazio e Cagliari. Perché se i padroni di casa hanno approcciato la sfida con l'obbligo di dominare, ma senza riuscirci, gli ospiti hanno agito di rimessa per provare a sorprendere gli avversari. Maurizio Sarri fino a questo momento non è ancora riuscito davvero a trovare la formula del bel gioco, ma soprattutto quella del gol.
Senza Castellanos, Boulaye Dia è stato nuovamente messo in punta per cercare di sfondare la difesa avversaria, ma era principalmente capitan Zaccagni a sgasare quando poteva. E alla mezz'ora era lui a provocare la prima vera occasione della partita, fuggendo sulla sinistra per poi servire rasoterra l'accorrente Basic. Il sinistro del croato, però, finiva alto, mentre la conclusione seguente del 10 biancoceleste era troppo laterale. Poco dopo toccava a Caprile distendersi per annullare la conclusione di Marusic, rientrato dalla sinistra.
Dopo un primo tempo nel quale i padroni di casa hanno accelerato una volta scoccata la mezz'ora, la ripresa ha visto gli isolani cercare subito il blitz con un contropiede in seguito al quale Gaetano è stato ben lanciato ma non è riuscito a sorprendere Provedel. Tra i biancocelesti l'unico che sembrava davvero acceso era il capitano, che però era troppo attaccato alla linea.
Mina vinceva spesso la sua sfida a uomo con un abulico Dia, e dunque arrivava il segnale da un altro attaccante, ossia Isaksen. Il danese si accentrava dalla destra e trovava spazio e inerzia per calciare un mancino sul quale Caprile non poteva nulla, spaccando finalmente la partita. Rispondeva il Cagliari alzando un po' il baricentro, ma la conclusione di Adopo era di facile lettura per Provedel.

Nel finale Pisacane dava spazio a Pavoletti e Idrissi per cercare il pari, ma Gila faceva ottima guardia, tranne in una spaccata dell'ex centravanti del Napoli, che cercava la deviazione sotto porta ma senza fortuna. Gli ultimi minuti vedevano la Lazio tenere botta e il Cagliari puntare al pari con l'assedio, con Felici tra i più attivi. Ma in area non arrivavano palloni interessanti, anzi era Zaccagni a sfruttare un disimpegno errato dei sardi, trovando un tiro secco nell'incrocio lontano che significava vittoria e ottavo posto in classifica.
    