Appuntamento con la storia per Thiago Motta, quella che lui stesso ha fatto lo scorso anno con il Bologna, protagonista di un'annata indimenticabile culminata con la qualificazione in Champions League. Ora guidati da mister Vincenzo Italiano, i rossoblù si sono presentati all'Allianz Stadium per provare a superare in classifica il Milan, caduto ieri in casa dell'Atalanta.
Una sfida ricca di significato anche per il tecnico bianconero, il quale ha ospitato il suo vecchio club con l'obiettivo di dimenticare il deludente pareggio contro il Lecce, provando a dare una sterzata al campionato.
L'Allianz Stadium ha fatto da cornice a un match emozionante e ricco di colpi di scena, con l'espulsione di Motta e il primo gol in bianconero per Koopmeiners. A spuntarla, alla fine, è stata la formazione ospite, ai limiti della perfezione nella trequarti avversaria. Una zona nel quale la Juve ha stranamente faticato, concedendo i gol di Ndoye e Pobega, rimontati poi dalle reti dell'olandese e di Mbangula per il 2-2 finale.
Il Bologna sorprende e manda in crisi la Juve
Inizio promettente dei felsinei in casa della Juve, spaventata dal palo colpito con un collo esterno da Ndoye e costretta a rinunciare dopo soli 13 minuti a Cambiaso. La grave distorsione alla caviglia e il forfait di un titolarissimo è stata solo la prima brutta notizia della serata bianconera, partita in salita anche a causa del gol siglato dagli ospiti.
Sorpresa stranamente la difesa di Motta, che ha lasciato l'esterno svizzero libero di colpire a tu per tu con Perin, impassibile sul destro forte e ben angolato da distanza ravvicinata dell'11 avversario. Momento di forma strepitoso per lo svizzero, reduce da una doppietta contro il Venezia e capace di aprire in due anche la retroguardia meno battuta della Serie A prima di questo match.
Lo shock iniziale ha colpito la Juventus che, senza pensarci troppo, ha alzato i giri del motore, affidandosi all'estro di Conceição per fare male alla formazione di Italiano. Portoghese che si è reso molto pericoloso sulla corsia di destra, dando del filo da torcere a Miranda e creando un'occasione nitida, sprecata poi da Fagioli con un rigore in movimento calciato alto sopra la porta.
L'ira di Motta e il primo gol in bianconero di Koop
Come se non bastasse, nella ripresa, il Bologna è rientrato sul terreno di gioco con ulteriore fame e grinta, annullando la formazione piemontese e rendendo nervosissimo Thiago Motta. Il tecnico juventino, dopo un fallo dubbio fischiato contro la sua squadra, ha scatenato tutta la sua rabbia contro il direttore di gara, prendendosi un cartellino rosso nel match indubbiamente più importante per lui.
Una serata completamente storta per la Vecchia Signora, rimasta senza allenatore ad inizio secondo tempo e bucata, subito dopo, dagli avversari. Un gol, il secondo, nato da una verticalizzazione fulminante sui piedi di Castro, protagonista di una giocata superba con il tacco, con il quale ha messo Pobega in condizione di tirare da solo davanti all'estremo difensore bianconero.
Come successo nella prima frazione, la rete subita ha svegliato i padroni di casa. Questa volta, però, la formazione in tenuta gialla ha lasciato il segno, graffiando gli avversari con il primo gol in bianconero di Koopmeiners. Un gol voluto e trovato dall'olandese, il quale ha concretizzato il traversone di Danilo e ha infiammato l'ambiente dell'Allianz Stadium.
Grande carattere mostrato dalla Juve nel finale, dove ha ripreso la gara con i cambi e grazie a Mbangula, decisivo con un destro a giro che ha riportato in parità l'incontro nei minuti di recupero.