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Serie A: il Napoli soffre ma trionfa in casa del Genoa, con Meret protagonista

Una fase del match
Una fase del matchSimone Arveda / GETTY IMAGES EUROPE/AFP
Dopo un primo tempo giocato con concretezza e dominio, la squadra di Conte viene messa sotto nella ripresa, dove Pinamonti riporta in partita i suoi. E la vittoria arriva anche e soprattutto a una grande prestazione del suo portiere.

Senza Buongiorno, al posto del quale è stato schierato Juan Jesus, il Napoli è sceso in campo in casa del Genoa consapevole di doverla vincere migliorando il gioco dalla metà campo in su. E dopo due minuti di sterile possesso palla dei liguri, ha fatto tremare la traversa locale con Lukaku, che si smarcava bene ma non era preciso nel colpo di testa su cross dalla destra di Politano.

Non stava a guardare, però, la squadra di Vieira, che all'undicesimo sfondava bene sulla destra. Sul cross susseguente, battezzato male da Di Lorenzo, Vitinha stoppava e calciava, ma veniva murato da un attento Rrahmani. Gli attacchi azzurri si concentravano principalmente sull'out destro, dove Anguissa e Politano guadagnavano spesso il fondo. Poi, appena si attivava Neres dall'altro lato, ecco che un suo cross pescava in area Anguissa, il cui stacco era devastante. Aiutato da una deviazione di un difensore sul suo colpo di testa, il camerunese trovava il suo terzo gol in campionato, il secondo di seguito dopo quello di Udine. 

Andata in vantaggio, la squadra di Conte prendeva ancora più coraggio, e dopo meno di dieci minuti trovava il raddoppio. Ancora una volta l'azione decisiva si sviluppava da sinistra: la punizione generata da un fallo su un incontenibile Neres veniva scodellata a giro da Lobotka, sul sui cross Rrahmani impattava di testa trovando una traiettoria beffarda a scendere che finiva nell'angolo lontano. E così, col passare dei minuti, la confidenza nei fraseggi aumentava tra i calciatori azzurri, con il regista slovacco a fare da perno delle tante trame avvolgenti che schiacciavano i liguri nella propria metà campo. 

La confidenza era però eccessiva nell'animo di Politano, che a inizio ripresa si arrischiava nei pressi della propria area di rigore e favoriva un recupero palla in seguito al quale Pinamonti trovava spazio per calciare bene. Il suo tiro a giro, però, veniva deviato con un guizzo scattante da Meret, che evitava così l'immediato ritorno dei padroni di casa. Ma era solo un'illusione, perché pochi minuti dopo un'incursione coraggiosa di Vitinha trovava sempre Pinamonti sotto porta, e stavolta il suo tiro passava tra le gambe di Juan Jesus e finiva in fondo al sacco, accendendo così il Ferraris. 

La spinta emotiva era forte per i padroni di casa, che lottavano su ogni pallone in ogni zolla del campo, mentre gli ospiti puntavano più ai contrattacchi sfruttando i maggiori spazi lasciati a disposizione. Anguissa era il principale incursore tra gli uomini di Conte grazie al suo passo e al suo tempismo, con Lobotka che palla al piede era il primo incaricato ad alleggerire il pressing avversario anche con azioni personali, come quella che provocava l'ammonizione di Sabelli oltre l'ora di gioco. Tuttavia, era nuovamente Meret a essere chiamato in causa, smanacciando alla meglio un colpo di testa di Badelj indirizzato nell'angolino basso alla sua destra.

L'intensità degli attacchi locali aumentava, con Pinamonti a fare da punto di riferimento per tutti i cross dai lati. Il Genoa gonfiava anche gli sforzi nel coprire le zone centrali del campo, arrivando anche a mettere all'angolo il Napoli, che intorno al 70esimo stringeva i denti per evitare le penetrazioni avversarie. Kvaratskhelia, entrato per Neres, provava a dare la scossa con una serpentina il cui cross finale non veniva raccolto, mentre al 78esimo ai 30 metri Anguissa perdeva un pallone sanguinoso che a sua volta non era sfruttato da Pinamonti. Il camerunese si riscattava poco dopo con una veronica al limite dell'area avversaria in seguito alla quale McTominay calciava alto di prima. Tutte azioni figlie di confusione e frenesia.

Vieira inseriva Balotelli per Miretti per dare più forza all'attacco nel finale, e l'ex Inter e Milan colpiva il palo con un tap-in da vicino. Meret era nuovamente decisivo con un tuffo alla sua sinistra per sventare una conclusione diretta all'angolino basso, con i compagni dedicati esclusivamente a serrare le fila e ripartire. Il Genoa, però, non ne aveva più, e Conte portava a casa una vittoria sofferta, e senza un gol di un attaccante. Per un pragmatico come lui, però, conta vincere. E oggi il Napoli è primo.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform