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Serie A, il Napoli batte il Torino e si porta in cima, pari tra Atalanta e Lecce

Scott McTominay portato in trionfo dai compagni
Scott McTominay portato in trionfo dai compagniCARLO HERMANN / AFP
La sfida del Maradona ha visto i partenopei partire alla grande con McTominay, che poi ha raddoppiato prima dell'intervallo, mettendo le basi per la vittoria che permette loro il sorpasso sull'Inter. Al Gewiss Stadium, invece, i salentini si sono portati avanti a metà del primo tempo, ma sono stati riacciuffati dal solito Retegui nella ripresa.

Napoli-Torino

Ci ha messo poco, il Napoli, a sbloccare il match casalingo col Torino. In dovere di vincere per dare un segnale forte nella lotta al titolo dopo la sconfitta dell'Inter, la squadra partenopea è partita in quarta, aprendo le marcature al settimo minuto con l'incontenibile McTominay. Lo scozzese trovava la sua decima rete in campionato entrando di forza in area e raccogliendo alla meglio un cross basso di Anguissa, che si era disteso in inserimento. 

La risposta dei granata, però, non si faceva attendere, con l'altro scozzese Adams che si inseriva benissimo sotto porta ma calciava in modo sbilenco. Linetty si mostrava uno dei più vispi e intraprendenti dei suoi, come in un bel break che al 20esimo lo vedeva sfondare al centro, ma senza esito positivo per i suoi.

Gli azzurri cercavano di gestire per poi attaccare al momento giusto. E al 42esimo era ancora McTominay a colpire, e in un modo molto simile a quello del gol iniziale. Stavolta il cross era di Politano, a mezz'aria, e lo scozzese si avventava in scivolata per anticipare Casadei e insaccare di punta a fil di palo.

Con il doppio vantaggio, la squadra di casa rientrava in campo per continuare a tenere per mano l'andamento dell'incontro, senza necessità di pressare eccessivamente. Coprendo bene gli spazi, gli azzurri riuscivano ad avanzare con criterio in alcune circostanze, come quella che al quarto d'ora vedeva Billing colpire la traversa di testa su cross di Spinazzola. Poco prima, il danese era entrato per sostituire Anguissa, che aveva preso una botta.

Due minuti dopo toccava a Buongiorno chiedere il cambio per il riacutizzarsi di un problema all'adduttore dopo un bel break in mezzo al campo. Il finale di partita, con gli azzurri bravi a tenere serrate le linee, vedeva Lobotka chiedere il cambio per un affaticamento muscolare, e lo stesso valeva per Lukaku. Il Toro ci provava timidamente in in un recupero in cui McTominay effettuava anche un coraggiosissimo intervento difensivo, a riprova di un match sontuoso. Lo scozzese arriva a quota 11 in campionato, a un solo gol dal bomber Lukaku, e porta gli azzurri in cima con due graffi di rabbia. Per Conte c'è il contrappasso delle lesioni ad Anguissa e Buongiorno, che fanno preoccupare. Per il momento, però, c'è il sorpasso.

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Atalanta-Lecce

Il dolore della morte del fisioterapista Graziano Fiorita, avvenuta giovedì, non ha frenato il Lecce, che in casa dell'Atalanta ha messo in campo molta rabbia e tanta concretezza. Soprattutto Karlsson, uno dei più ispirati in campo, prendeva in mano la situazione e dopo il quarto d'ora spiccava per prontezza di riflessi e iniziative. Ed era proprio a lui a sbloccare la partita arrivava alla mezz'ora circa, quando l'ala svedese trasformava in modo glaciale il rigore assegnato per fallo su Rebic

La Dea, totalmente sorpresa, tardava a riprendersi, ma solo poco prima dell'intervallo ci provava in modo concreto con Pasalic, sul quale però Falcone si faceva trovare pronto. Il portiere leccese era bravissimo anche su Lookman nell'ultimissima occasione del primo tempo.

L'intervallo spegneva l'ardore dei nerazzurri, che a inizio ripresa erano sorpresi dalla voglia degli ospiti, capaci di ripartire con convinzione e di sciupare una bella occasione con Pierotti dopo dieci minuti. Al 66esimo Rebic cercava di sorprendere da lontano Carnesecchi, il quale però riusciva a evitare il gran gol da lontano. Poi, d'improvviso, Cuadrado trovava lo spunto giusto per entrare in area e farsi atterrare  da Karlsson, che sporcava così la sua bella partita. Dagli undici metri Retegui non sbagliava e piazzava il colpo del pari.

Una volta ingranato, gli orobici puntavano subito al sorpasso, e pochi minuti dopo il gol del pari Retegui veniva imbeccato benissimo da Zappacosta, ma il colpo di testa del capocannoniere del campionato finiva sulla base del palo. Il finale vedeva i lombardi arrembare con assiduità, mentre Gasperini cambiava vari uomini in attacco, facendo uscire anche il centravanti argentino. Di occasioni, però, non ce n'erano più, e così la Dea perdeva l'occasione di portarsi a quattro punti dall'Inter, e vede avvicinarsi la Juve. Il Lecce, invece, ottiene un ottimo punto per portarsi a +2 dalla zona retrocessione.

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