La settima giornata di Serie A propone una serie di incroci intriganti e di vitale importanza per la classifica. Su tutti spicca il grande match tra la Roma di Gasperini e l’Inter di Chivu: due big in formissima, entrambe con un obiettivo chiaro - la vetta - che potrebbe concretizzarsi anche grazie a risultati favorevoli dagli altri campi.
Occhi puntati, ovviamente, anche sul Napoli di Conte, impegnato a Torino contro i granata per conservare il primato. In caso di scivolone esterno, potrebbero approfittarne le inseguitrici, tra cui - oltre ai giallorossi e ai nerazzurri - ci sono Milan e Juventus. Il Diavolo avrà un impegno ostico a San Siro, contro la Fiorentina del grande ex Pioli, mentre la Vecchia Signora sarà di scena sul Lago di Como per affrontare la talentuosissima squadra di Fabregas.
Gasp contro il tabù Inter
Non è certo una sfida come le altre per la Roma, né per il suo tecnico Gasperini. I giallorossi hanno una missione ben precisa: infrangere un tabù che dura da nove anni. L'ultima vittoria contro l'Inter all'Olimpico risale infatti al 2014, quando i capitolini si imposero 2-1.
Da allora, solo sconfitte (5) e pareggi (3). Un bilancio che mette ancor più pressione su Gasp, il cui rapporto con i nerazzurri è tutt'altro che fortunato. Il tecnico di Grugliasco ha perso le ultime 8 sfide contro l'Inter, incassando addirittura la più pesante sconfitta della sua carriera (un 1-7 subito a San Siro quando era all'Atalanta).

Inoltre, c'è un altro elemento che alimenta la voglia di rivincita del tecnico giallorosso: il suo esonero dalla panchina nerazzurra nel 2011, dopo sole cinque partite ufficiali. Un episodio che, inevitabilmente, porta con sé un pesante retrogusto di rancore e desiderio di riscatto.
La classifica, inoltre, gioca un ruolo cruciale. Con una vittoria, la Roma si manterrebbe al comando della Serie A, anche solitario se il Napoli non dovesse vincere contro il Torino. D'altro canto, una vittoria dell'Inter farebbe scivolare i giallorossi, e potrebbe rilanciare i nerazzurri al fianco dei capitolini, con entrambi a quota 15 punti. In ogni caso, un possibile tonfo della Roma potrebbe favorire senz'altro Napoli, Milan e Juventus, creando un mini-girone di testa ancora più serrato.
Napoli e Milan alla riscossa, vacillano Toro e Fiorentina
Proprio Napoli e Milan, in cerca di continuità, si trovano di fronte a sfide che potrebbero rivelarsi decisive, non solo per l’alta classifica, ma anche per le retrovie. Torino e Fiorentina si giocano infatti una delle ultime chance per invertire la rotta e salvare la panchina dei rispettivi allenatori.
Marco Baroni è senza dubbio il tecnico più in bilico di questo primo scorcio di stagione. Ancora a secco di vittorie in campionato, l'ex Lazio ospiterà un Napoli affamato, seppur con qualche defezione (Lobotka e Rrahmani). Tra i recuperati dell’ultimo minuto figurano Politano e Buongiorno, che salvo sorprese verranno preservati per la Champions League.
Infortuni o meno, si tratta di un test durissimo per il Torino, che arriva al match con la peggior difesa della Serie A (13 gol subiti in 6 giornate). Un dato che si scontra con le cifre del Napoli, secondo miglior attacco del campionato, guidato da un Højlund "on fire", pronto a infliggere un'altra ferita a una squadra in grande difficoltà. Sarà questa l’ultima fermata per il treno Baroni?

Chi invece era “on fire” è Stefano Pioli, protagonista assoluto dello Scudetto 2022 con il Milan, accolto e celebrato dai tifosi rossoneri con “Freed from Desire” a ogni ingresso in campo. Ora, però, l’allenatore emiliano siede sulla panchina della Fiorentina e farà ritorno per la prima volta a San Siro da avversario, tra emozioni forti e l’obbligo di fare punti.
L’obiettivo non era certo quello di navigare al diciassettesimo posto per Pioli, che si ritrova ora - come Baroni - a giocarsi molto più di una semplice partita. Servono punti, per non perdere il gruppo e, forse, anche la panchina.
Como-Juve e Atalanta-Lazio: missione riscatto
Tra i tecnici che si stanno guadagnando sempre più fiducia ci sono invece Fàbregas e Jurić, reduci da uno scontro diretto nell’ultima giornata e ora impegnati in due match casalinghi tutt’altro che banali.
Il Como sfida una Juve assetata di riscatto, dopo cinque pareggi consecutivi tra campionato e Champions. I lariani, dal canto loro, puntano al quinto risultato utile di fila in Serie A, ma sognano in grande: battere la Vecchia Signora per lanciare un messaggio chiaro e inserirsi, senza più timidezze, nel discorso “big d’Italia”.
Un discorso simile vale per l’Atalanta. Superata l’era Gasperini tra lo scetticismo generale, la Dea sta trovando continuità e compattezza, nonostante i tanti infortuni. Stavolta sarà sfida alla Lazio, tredicesima in classifica con 7 punti, ma decisamente più forte di quanto la graduatoria lasci intendere. A Bergamo sarà un confronto ad armi pari, e i tifosi sognano tre punti che, complice qualche incastro favorevole, potrebbero rilanciare l’Atalanta tra le grandi.
Tantissimo in palio in questa settima giornata, dove ogni gol potrà riscrivere la classifica e ogni svolta accendere emozioni contrastanti. Un weekend, insomma, da vivere col fiato sospeso, fino all’ultimo secondo.