Consapevole di dover reggere le iniziative della capolista Inter, i cui inizi sono storicamente molto arrembante, il Cagliari è sceso in campo a San Siro con le fasce bloccate e il solo Piccoli come punta per provare a cercare qualche sortita isolata. All'ottavo una bella palla a effetto di Dimarco premiava l'inserimento di Lautaro, che arrivato in posizione buona ma defilata calciava di sinistro troppo verso l'interno, gonfiando la parte esterna della rete.
A gonfiare quella che conta era però Arnautovic, che al 14esimo raccoglieva una palla alta vagante in area e si piazzava sul mancino per rompere la resistenza di Caprile, forse sceso a terra troppo presto. Prima della mezz'ora si susseguivano due azioni importanti dall'esito diverso: prima Piccoli scattava bene verso Sommer, ma arrivato in piena area gli tirava addosso di sinistro. Un minuto dopo, un filtrante di Arnautovic trovava Lautaro, il cui tocco delizioso batteva Caprile e spianava ai nerazzurri la strada del successo.

Col passare dei minuti, la confidenza cresceva nella testa di un Arnautovic che veniva a legare il gioco in modo costante e pulito. E dopo l'ennesima sua creazione, dalla destra arrivava un cross sul quale Lautaro trovava una rovesciata non efficace ma che infiammava un San Siro già molto emozionato. In controllo pressoché totale, la squadra di casa finiva il primo tempo col sorriso. Ma all'inizio della ripresa veniva messa in allarme dal gol di Piccoli, che su un cross al bacio di Augello svettava da solo e colpiva di testa con annesso rimbalzo nell'angolo alto alla destra di un Sommer che dopo il gol subito imprecava contro i suoi difensori, davvero troppo molli.
La partita, insomma, non era affatto finita. Lo ribadiva poco dopo un tiro da lontano di Mina sul quale Sommer doveva stare attento. Al 55esimo, dopo una dolce lob di Barella, Dimarco impegnava Caprile con un tiro al volo. E sul corner susseguente era lo stesso esterno mancino che disegnava la traiettoria a uscire sulla quale Bisseck interveniva di testa e siglava il 3-1. Il breve blackout, dunque, veniva subito assorbito dai nerazzurri, che però venivano salvati nuovamente dal loro portiere, bravissimo a chiudere sotto la traversa dopo un tiro cross di Zortea.
La nota stonata dell'ultima mezz'ora per Inzaghi era l'infortunio muscolare di Zalewski, che lasciava il posto a Bastoni. Gli ultimi minuti passavano con gli isolani che cercavano l'acuto, come per esempio nell'occasione di sinistro per Piccoli che si vedeva negare il gol da un tempestivo intervento di De Vrij di testa, a Sommer battuto. All'82esimo Bisseck sfiorava il raddoppio personale con un altro colpo di testa da calcio d'angolo, stavolta calciato da Calhanoglu. Era l'ultimo vero sussulto di un incontro piuttosto vivace nel quale il turnover impostato dall'allenatore nerazzurro si è rivelato vincente, con Arnautovic a risultare decisivo nonostante abbia giocato meno di un'ora in totale.
Dopo questa vittoria rinfrancante, i nerazzurri ritrovano lo smalto perduto nel lungo periodo. Il miglior segnale possibile prima del ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Bayern, in programma mercoledì. Questa squadra, oggi nuovamente a sei punti di vantaggio sull'inseguitrice Napoli, è solida e ha preso la strada giusta per il rush finale, dove competerà su tre fronti.
