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Serie A, al Gewiss Stadium Atalanta e Juventus danno vita a uno spettacolare pareggio

Uno scontro tra Nico Gonzalez e Samardzic
Uno scontro tra Nico Gonzalez e Samardzic Isabella BONOTTO / AFP
Entrambe le squadre con alcune assenze importanti, si sono sfidate in una gara ad altissima intensità. I bianconeri, portatisi in vantaggio con Kalulu a inizio ripresa, sono stati poi ripresi dai nerazzurri e hanno collezionato il tredicesimo pareggio in campionato

Il Gewiss Stadium aspettava la sfida tra Atalanta e Juventus con ansia. Era importante, infatti, testare le proprie ambizioni per i padroni di casa, che sono apparsi intraprendenti fin dal primo minuto. L'idea era la solita: Ederson a giostrare, De Ketelaere e Lookman a creare scompiglio lì davanti. Una delle prime vere occasioni, tuttavia, era sul sinistro del grande ex Koopmeiners, che oltre il 20esimo riusciva a infilarsi in area bergamasca ma strozzava troppo il mancino. 

Al 25esimo suonava la carica invece Lookman, che dalla sua mattonella scaldava i pugni di Di Gregorio, che ricacciava un tiro tutto sommato centrale. Senza Vlahovic, la Juve cercava di imbastire alcune transizioni alternando Nico Gonzalez e Koopmeiners nella posizione di centravanti mobile. Ma la matasse nel primo tempo erano piuttosto spesse e le poche imbucate cercate da ambo i lati non erano sufficienti a scalfire le due difese. Monumentale, al 40esimo, una chiusura in area di Thuram su Pasalic, destinato a far esplodere il destro. 

Prima dell'intervallo, però, i bianconeri prendevano coraggio. E sul perimetro Nico Gonzalez, lasciato forse troppo solo, si staccava benissimo e faceva partire un sinistro liftato che terminava di poco al lato del palo destro difeso da Carnesecchi. Poi, due occasioni ravvicinate: la prima con un cross che scivolava e obbligava il portiere orobico a mettere in corner. La seconda sull'angolo susseguente, con Yildiz che si coordinava in mezza rovesciata ma calciava fuori. 

Appena partita la ripresa, un'incursione di Gatti permetteva al turco di provarci, stavolta col mancino, ottenendo un corner. Uno strappo importante che confermava le buone intenzioni degli ospiti, il cui pressing aumentava di minuto in minuto. Lo stesso centrale italiano prendeva sempre più fiducia nei suoi mezzi, realizzando un altro coast to coast che provocava il corner sul quale Kalulu prendeva il palo e, dopo un batti e ribatti, Ruggeri salvava sulla linea un'altra conclusione rocambolesca.

Il difensore francese, però, si redimeva poco dopo. Dopo uno splendido break di McKennie si smarcava incrociando e colpiva di giustezza col sinistro, trovando il gol che sbloccava il match. Un gol meritato per gli ultimi 15 minuti juventini. Gasperini provava a cambiare qualcosa inserendo Samardzic per Pasalic: obiettivo aumentare l'imprevedibilità negli ultimi 20 metri. E proprio una serpentina del serbo al 60esimo creava un pericolo enorme per le Juve, con Koopmeiners che salvava un tiro di Lookman destinato a entrare in porta. 

Il match cresceva di intensità e rapidità, con McKennie prima e De Ketelaere poi a destreggiarsi in ficcanti azioni personali che non culminavano però in gol. Al 65esimo una staffilata centrale di Ederson sibilava di pochi centimetri sopra la traversa. L'effetto Samardzic dava i suoi frutti, e la Dea tutta ribolliva di voglia di attaccare e pareggiare. L'ingresso di Retegui per CDK permetteva ai nerazzurri di disporre di un punto di riferimento in area avversaria, e la prima combinazione con Lookman vedeva il nigeriano murato da Gatti. 

Ma la pressione atalantina era continua, e al 78esimo una perfetta sponda dell'altro subentrato Bellanova trovava ai limiti dell'area piccola proprio il centravanti argentino, che anticipava Savona e di testa spingeva con rabbia il pallone in fondo al sacco. A dieci minuti dalla fine Gasp tentava il tutto per tutto togliendo Lookman per inserire  Zaniolo, che dopo pochi minuti era protagonista di una cavalcata conclusasi però con un sinistro centrale ribattuto dal portiere avversario.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform

La Juve, messa alle corde, reagiva con orgoglio provando a palleggiare di più per non soffrire troppo nel finale. E un cross basso tagliato di Savona per poco non sorprendeva la retroguardia locale, con Carnesecchi ad anticipare Koopmeiners appostato in area da centravanti. I minuti che restavano vedevano la Dea martellare per trovare un pertugio a ogni costo, mentre la Juve stringeva i denti e si affidava a Yildiz nelle sporadiche iniziative di ripartenza.

Ed era proprio il turco a sfiorare il gol del colpaccio dopo un tracciante delizioso di McKennie, in seguito al quale il 10 bianconero lasciava partire un sinistro impreciso. Lo statunitense saliva in cattedra negli ultimi istanti per quantità, posizionamento e capacità di copertura. Poi, nulla più. Un 1-1 che conferma la pareggite dei bianconeri, al loro 13esimo match nullo in campionato.