In un terreno di gioco umido e molto scivoloso per le continue precipitazioni, Bologna e Torino si sono affrontate a viso aperto dal primo minuto. A tenere la battuta del gioco, come da copione, i padroni di casa, che dopo dieci minuti ci provavano per primi con una bella botta di Pobega ben rimpallata da Milinkovic-Savic. I padroni di casa erano molto propositivi, e dopo un rigore annullato dalla revisione del Var per un intervento di Linetty su Ndoye, era proprio lo svizzero a sbloccarla dopo il ventesimo, infilando il portiere avversario tra le gambe dopo una bella verticalizzazione di Pobega.
Il Torino assorbiva con calma il colpo, e al 27esimo spaventava il Dall'Ara con Adams, che si staccava benissimo sul filo del fuorigioco vedendosi poi sporcare la conclusione da Skorupski. Col passare dei minuti i granata prendevano sempre più fiducia e anche campo, puntando soprattutto sulla buona vena di Lazaro, ben oliato sull'out destro. Ma era ancora una volta Adams a sprecare al 37esimo, quando dopo un contropiede da egli stesso generato scaricava male in mezzo per Karamoh. Ma l'onda d'urto del Toro era troppo forte, e un solo minuto dopo era Maripan a emulare lo scozzese con una ripartenza identica dalla quale, dopo una diagonale sporca di Holm, Vlasic trovava di sinistro il gol del pari.
Il ritmo con il quale finiva il primo tempo era frenetico, con il Bologna che rischiava forse troppo vista l'esagerata altezza della sua retroguardia. L'intensità degli ospiti a inizio ripresa era meno potente, mentre la pioggia non accennava a scemare. A fare la partita era la squadra di casa, che soprattutto con Dominguez sulla sinistra cercava spesso l'affondo, ma senza mai davvero trovare il pertugio giusto per poter essere ficcante. E dopo un paio di semi occasioni nelle quali Milinkovic si salvava come poteva, irrompeva Elmas.
Entrato pochi minuti prima per Karamoh, ammonito, il macedone culminava in modo sontuoso un break granata al 65esimo. Un controllo orientato di punta per infilare in tunnel il diretto marcatore in piena area e poi colpire sotto di giustezza per battere Skorupski. Un gol da fenomeno vero quello dell'ex Napoli. Un gol che però veniva vanificato pochi minuti dopo dal neo acquisto Casadei, che dopo una partita intera a fare da frangiflutti in mediana, oltre che a spizzare di testa sui rilanci lunghi, stendeva Pobega in area di rigore, permettendo a Ndoye di sconfiggere per la prima volta in stagione Milinkovic dal dischetto. Il serbo, che finora aveva parato tre penalty su tre, ha intuito la direzione del tiro dello svizzero ma senza riuscire a interferire sulla traiettoria angolata del tiro.
E mentre il campo si impantanava sempre di più, Italiano cercava dalla panchina lo scatto vincente. E Cambiaghi, entrato al 77esimo per Dominguez, lanciava subito un dardo sul quale il portiere avversario doveva respingere d'istinto. Mai domo, il Bologna ci riprovava subito dopo sempre con Ndoye, il cui tocco di prima dopo un controllo in velocità sorprendeva Milinkovic ma terminava lontano dai pali.
Volonteroso ma stanco, l'undici di casa lasciava un po' di spazi a quello ospite, con Casadei a stimolare nuovamente con un ponte Adams, il cui tiro all'85esimo veniva messo in corner da Skorupski. Le energie residue, da ambo le parti, venivano scaricate ulteriormente dalla pesantezza dell'erba. L'ultimo tentativo, però, era quello giusto. L'iniziativa in percussione di Castro sfociava in un diagonale filtrante dell'argentino, che non trovava Ndoye ma la punta dello scarpino dello sfortunato Biraghi, che batteva il suo portiere e regalava ai felsinei un trionfo soffertissimo ma terribilmente gustoso.
