Verona e Milan, squadre in due situazioni totalmente opposte, si sono sfidate in un incontro nel quale il padrone di casa Zanetti ha voluto chiudere i corridoi esterni agli avversari con un centrocampo a cinque. Fonseca, dal canto suo, ha puntato su Terracciano in mezzo al campo e su Jimenez come terzino sinistro. L'idea dell'allenatore portoghese era di spostare Reijnders più in avanti, ma l'olandese retrocedeva troppo per mancanza di rifornimenti.
Ma la prima vera emozione è arrivata circa alla mezz'ora, quando un alleggerimento errato di Chukwueze è stato raccolto da Suslov, che si involava e stimolava i riflessi di Maignan con un bel sinistro. Poco dopo, un infortunio muscolare spezzava la partita di Leao, fino a quel momento abbastanza vivace. Al suo posto entrava Theo Hernandez, che andava inizialmente a occupare la posizione di mezzala. E la migliore occasione per gli ospiti arrivava al 40esimo dal piede di Terracciano, il cui tiro da venti metri veniva messo in corner da Montipò.
Il secondo tempo partiva con il Milan più voglioso a cambiare la situazione, come evidente nel taglio di Jimenez dall'altro lato per Chukwueze, sul quale però l'ottima diagonale di Lazovic frenava la corsa del pallone facilitando poi la ribattuta di Montipò. Ma i rossoneri avevano preso il controllo, e dopo dieci minuti Fofana inventava un rasoterra verticale che beffava tutta la difesa veneta ispirando Reijnders, il cui taglio veniva seguito da una conclusione di prima a giro che portava avanti gli ospiti.
Più rilassato e convinto, il Milan ha poi spinto per il raddoppio, con Jimenez a impegnare Montipò col sinistro al 64esimo. Fonseca, consapevole di dover mantenere il vantaggio faceva uscire Chukwueze per inserire Calabria a venti minuti dal termine, ma il cambio dava fiducia ai padroni di casa, che a dieci minuti dal termine vedevano Livramento avvicinarsi al pari dopo un bel tracciante verticale a infilarsi tra le maglie avversarie.
Ma era l'ultimo tentativo da parte della squadra di Zanetti, che troppo spuntata non aveva quasi mai impaurito Maignan. Il trionfo, risicato, porta comunque il Milan a due punti dalla Juve, attualmente sesta. E sta a significare comunque un risveglio per i rossoneri, che però dovranno vedere qual è l'entità reale dell'infortunio a Leao.
