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Roma, Mourinho: "Solo sul 3-0 ho sentito tranquillità", Pellegrini: "Dopo il gol mi sono sentito libero"

José Mourinho
José MourinhoProfimedia
Sul rigore fatto battere a Cristante il tecnico spiega: "Serviva vincere e giocare con fiducia, senza pressione per il rigore sbagliato o per qualche performance non fantastica. Oggi non ha calciato il rigore solo perché ho pensato che non aveva bisogno di questa pressione extra".

Dopo la vittoria della Roma contro l'Udinese, José Mourinho è intervenuto al microfono di DAZN: "Abbiamo cambiato diversi giocatori. Pellegrini e Wijnaldum giovedì hanno fatto 45', altri non hanno neanche giocato, solo 3-4 hanno fatto 90' giovedì. C'è stata una risposta da squadra. Il risultato può far sembrare la partita facile, ma io ho sentito solo sul 3-0 un po' di tranquillità. Ci sono stati momenti in mezzo in cui si è sentita la stanchezza perché facevamo fatica a pressare in alto. Prima del 3-0 non mi sono mai sentito tranquillo".

Quando gli fanno notare che ha schierato sei italiani, il tecnico risponde: "A me piace avere un blocco di italiani, è la conseguenza della nostra realtà economica, ma è anche un modo di pensare, di accettare della società. Un modo di avere un ottimo rapporto anche col calcio giovanile e a me piace avere questo gruppo italiano. Oggi il calcio è universale, ci sono tanti stranieri in ogni campionato. La gente di casa Roma e la gente di casa Italia hanno questa specificità di adattarsi e di creare un po' questo tipo di situazione dove gli altri che arrivano sentono che la squadra è una famiglia, che c'è empatia coi tifosi. Magari questo è uno dei motivi per cui la squadra vince e questo mi fa piacere. Oggi Bove è stato fantastico, ma ha commesso un errore importante. Se Rui Patricio non para il rigore magari la situazione si sarebbe fatta difficile. Sono arrabbiato con lui? No, perché è una crescita naturale. Sono molto contento di aver schierato un ragazzo romano che è cresciuto qui".

Nella vittoria della Roma contro l'Udinese c'è anche la firma di Pellegrini, che ritrova così il gol alla centesima da capitano:  "Serviva vincere e giocare con fiducia, senza pressione per il rigore sbagliato o per qualche performance non fantastica - dice Mou -. Ne conosciamo i motivi, non sempre dobbiamo dire ciò che accade internamente. Ma è sempre un calciatore su cui riponiamo fiducia. Oggi non ha calciato il rigore solo perché ho pensato che non aveva bisogno di questa pressione extra, gli ho detto 'Se c'è un rigore sul 2-0 è tuo, se c'è un rigore decisivo non è tuo'. Ha fatto un'ottima partita, un ottimo gol. Se c'è stato qualche brutto commento sui social dopo il Feyenoord è semplicemente il mondo di oggi e non è un problema. La realtà del mondo di oggi è quella di stasera: essere faccia a faccia coi tifosi, far capire che nel bene e nel male siamo sempre tutti insieme".

La forza di questa Roma è anche una difesa molto alta che effettua pressing e recupera palloni davanti: "Alla Roma non possiamo comprare tutti i giocatori che vogliamo - spiega il tecnico -, per cui quello che dobbiamo fare è sviluppare i punti di forza e cercare di nascondere le nostre debolezze al massimo. L'organizzazione difensiva è importante per noi, ma non abbiamo giocatori esplosivi davanti, l'unico è Solbakken come Abraham, per cui abbiamo bisogno di pressare in alto, di recuperare pallo in alto, perché non abbiamo la capacità di fare una transizione veloce. La squadra sa soffrire, ha ottenuto un risultato importante e ora deve dimenticare il campionato per qualche giorno per rimontare in Europa, è possibile". Una partita in cui fose potrà esserci anche Dybala: "Forse. Sono più positivo che negativo, ma è ancora un forse", dice il tecnico.

Felice il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini, anche lui intervenuto al microfono di DAZN: "Era importante vincere perché avevamo avuto la possibilità di vedere i risultati delle altre squadre, oggi è una bella giornata. C'è la partita di giovedì, una rimonta da fare, poi torneremo a pensare sul campionato. Siamo migliorati mentalmente. Dopo il gol mi sono sentito libero. Era da un pochino che non riuscivo, mi mancava tanto. Un po' di persone che mi vogliono bene mi hanno detto di ritrovare un po' di serenità e leggerezza, penso di esserci riuscito".

Sull'esultanza col cuoricino: "Viene da mia figlia ma che è sicuramente per tutto questo lo stadio. Lo sapevo già, ma oggi è stata una conferma: nel bene e nel male posso sempre contare su di loro e loro sanno che nel bene e nel male possono contare su di me". Sul rigore non battuto Pellegrini conferma che è stata una decisione del tecnico: "E' stata una scelta del mister, fosse stato per me l'avrei battuto. Non per il rigore di giovedì, ma un po' per il momento, per la spensieratezza che è importante ritrovare. Fosse stato per me avrei preso il pallone e avrei calciato. Ci parlerò, il prossimo rigore che sia io o che sia Dybala io sarò pronto a calciarlo".