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Roma-Inter, il big match di Serie A secondo i dati: una battaglia da vincere in area di rigore

Lautaro Martínez
Lautaro MartínezSTEFANO RELLANDINI / AFP / Flashscore

Miglior attacco e miglior difesa a confronto: l’Inter domina in zona gol, la Roma chiude ogni spazio in area di rigore. Numeri e statistiche rivelano chi può avere la meglio nel big match del campionato.

Quello tra Roma e Inter - che si sfideranno sabato sera all'Olimpico - è la sfida con il maggior numero di gol totali nella storia della Serie A: 532, 299 per i nerazzurri e 233 per i giallorossi. L’Inter potrebbe diventare la prima squadra a superare le 300 reti contro un singolo avversario nel massimo campionato. 

Il confronto mette di fronte il miglior attacco del campionato, con 17 gol segnati, e la miglior difesa, con soli due gol subiti. Una partita in cui numeri e storia si intrecciano, anticipando una sfida dal grande fascino tattico.

Il big match dell'Olimpico
Il big match dell'OlimpicoFlashscore

Meglio in area

Dal punto di vista statistico, la Roma concede pochissimo all’avversario. Entrambi i gol subiti provengono da fuori area e nessuno da palle inattive. L’Inter, dal canto suo, ha segnato 14 dei 17 gol da dentro l’area, mostrando una predilezione per la concretezza offensiva e la capacità di finalizzare nelle vicinanze della porta.

Entrambe le squadre prediligono segnare su azione: 76,5% l’Inter, 71,4% la Roma. Interessante notare come i nerazzurri abbiano incassato quattro degli otto gol totali nell’ultimo quarto d’ora, mentre la Roma ha segnato solo uno dei suoi sette in questa stessa fase dell'incontro.

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Insomma, quella di sabato sera sarà una sfida tra una squadra che difende con efficacia negli ultimi 16 metri e una che si trova a proprio agio proprio nell’attaccare costantemente l'area di rigore avversaria avversaria.

Aspettando Lautaro

Sebbene Lautaro Martinez abbia segnato quattro reti nelle ultime tre presenze con l’Inter in tutte le competizioni, sembra arrivato il momento che torni a essere decisivo come due anni fa.

Analizzando i dati della scorsa stagione uniti a quelli di questo inizio campionato, emerge un quadro sorprendente. Nelle 37 partite giocate con Lautaro in campo la squadra ha ottenuto una percentuale di vittorie del 59,5%, segnando una media punti di 2 a partita e subendo in media 1,1 gol a gara.

Lautaro ieri e oggi
Lautaro ieri e oggiOpta

Allo stesso modo, nelle 7 partite senza di lui, invece, l’Inter ha vinto di più (l’85,7% degli incontri), ha avuto una media punti maggiore (2,7) e  ha incassato di meno (appena 0,4 gol subiti a partita). Numeri che suggeriscono come, paradossalmente, la squadra difenda meglio e accumuli più punti quando Lautaro non è in campo.

A questo punto, la sfida per l’attaccante, il cui ruolo di leader non è in discussione, è tornare a incidere in maniera decisiva, riconciliare le statistiche con la sua qualità e riportare i suoi numeri ai livelli di efficacia che tutti si aspettano da lui.

E, sotto questo aspetto l'analisi comparata tra le sue performance della scorsa campagna e quelle di questo avvio di stagione (i due grafici inseriti poco sopra queste righe), sembrano annunciare che il fuoriclasse argentino sia proprio sulla strada giusta.