Partiamo dai fatti incontestabili: la Roma è capolista della Serie A a sorpresa, e lo è diventata con pieno merito dopo la vittoria in trasferta contro la Cremonese per 3-1. Un successo che le permette di conquistare il primo posto in solitaria, complice anche la sconfitta dell’Inter nel derby contro il Milan. La squadra di Gian Piero Gasperini, partita quasi sottotraccia a inizio stagione, ha trovato la sua dimensione a partire dalla solidità difensiva, e ora guida la classifica in un campionato incredibilmente equilibrato.
L’Inter continua a mostrare i suoi limiti: brillante con le piccole ma incapace di vincere i grandi scontri, come dimostra la recente battuta d’arresto contro quel Diavolo di Massimiliano Allegri. I rossoneri, invece, seppur in piena lotta per il titolo, soffrono soprattutto contro le squadre, sulla carta, più deboli, mostrando una certa fragilità che potrebbe pesare nel lungo cammino. La Juventus, dal canto suo, nonostante le parole di fiducia di Luciano Spalletti, stenta a dare continuità ai risultati: cinque vittorie su dodici gare e sette punti di ritardo dalla Roma raccontano una squadra che, almeno per ora, sembra lontana dalla contesa scudetto.

Dalla sua, il Napoli, campione d’Italia in carica, dopo qualche battuta d’arresto sia in Europa che in campionato – dalla sconfitta contro il PSV Eindhoven a quella di Bologna – sembra finalmente essersi ricompattato, come dimostra la convincente vittoria per 3-1 sull’Atalanta. Tuttavia nemmeno gli azzurri hanno dato la sensazione di poter essere continui nelle prestazioni: la squadra di Antonio Conte alterna momenti di brillantezza a passi falsi che, in un campionato equilibrato come questo, possono costare caro.
Effetto Gasp
In questo contesto, la Roma sorprende più di tutti. Nessuno in estate avrebbe scommesso sulla leadership dei giallorossi dopo dodici giornate. Non è tanto la brillantezza offensiva a impressionare, quanto la compattezza difensiva: Gasperini, il nuovo eroe del popolo giallorosso, sta puntando sulla solidità del reparto arretrato, guidato da un sontuoso Mile Svilar, che fa da base a una squadra che punta a sbancare una Serie A dove le favorite inciampano costantemente.
Contro la Cremonese, poi, sono arrivati tre gol che confermano come anche la fase realizzativa, grazie anche alle intuizioni sempre più frequenti di Matias Soulé, inizi a ingranare: cinque delle quindici reti in campionato sono arrivate nelle ultime due gare, segnale che l’equilibrio tra solidità e concretezza offensiva può dare frutti importanti.
L'altra sorpresa
Non va trascurata, poi, la sorpresa Bologna: con 24 punti, alla pari con l’Inter, è tra le squadre più in forma del campionato. Non sappiamo se potrà mantenere questo livello per 38 giornate, ma la crescita sotto Vincenzo Italiano conferma come la Serie A stia vivendo una delle campagne più aperte degli ultimi anni. E buona parte del merito è proprio dell'ex allenatore della Fiorentina, probabilmente il tecnico più sottovalutato d'Italia così come la Roma è attualmente la capolista più sottovalutata d'Europa.
Insomma, il quadro generale è chiaro: la lotta per la vetta è imprevedibile. Non esiste una chiara dominatrice e ogni turno potrà sovvertire le gerarchie preesistenti. La Roma, però, sembra aver trovato la propria formula vincente, un po' come il Bologna che, però, dovrebbe avere obiettivi diversi. Per le altre grandi, invece, l’avvertimento è chiaro: non basta il blasone, la storia sta a zero, conta solo il presente.

